ASCOLI PICENO – Si sta svolgendo in questi giorni, presso il Green Park di Ascoli Piceno, il Laboratorio di co-working interregionale e residenziale che vedrà coinvolti per cinque giorni 23 ragazzi tra gli undici e i quattordici anni provenienti da scuole medie delle regioni Marche, Umbria e Abruzzo. Il campus è gestito dall’ISTAO e dalla Cooperativa Vademecum e rientra nelle azioni previste dal progetto Next 5-14. New EXperience and Tools finanziato dall’impresa sociale “Con i bambini” che lo ha selezionato all’interno del programma di sostegno alle iniziative di contrasto delle povertà educative nei minori della fascia 5-14 anni. In questi cinque giorni di campus, i ragazzi lavoreranno alla costruzione di un vero e proprio progetto pilota che, partendo dai bisogni che emergeranno dai loro dibattiti, dovrà dare vita a un modello che poi potrà rappresentare una buona pratica per altre scuole. La risposta al bisogno dovrà emergere dalla loro creatività e dalla loro imprenditività, oltre che dalla capacità di cooperare e lavorare collaborando affinché ciascuno di loro sia in grado di mettere a disposizione dell’idea il proprio talento.

Il campus rappresenta il momento conclusivo e per certi versi il più importante perché va a sintetizzare tre anni di intenso lavoro e impegno da parte di tutti i partecipanti. Non bisogna infatti dimenticare che questo ambizioso progetto ha visto la partecipazione di tre fondazioni bancarie (Fondazione CARISAP, Fondazione CARIPG e Fondazione TERCAS), oltre al coinvolgimento di 18 Istituti scolastici dislocati in tre regioni (Marche, Abruzzo e Umbria) e 18 partner attivamente impegnati nello svolgimento delle azioni previste. Il progetto Next 5-14. New Experience and Tools, infatti, ha cercato di puntare sulla cooperazione per rafforzare lo scambio di pratiche e modelli tra gli attori del terzo settore attivi nel mondo dell’educazione, perché, nella sua strutturazione e modularità, si fonda sul principio della “comunità educante”, elemento fondante della strategia di azione. Esso mira ad attivare le risorse e le potenzialità del territorio affinché lo stesso possa offrire risposte organiche e strutturate ai propri bisogni.

In questi tre anni di progetto, nonostante le avversità, le parole con le quali i ragazzi si sono confrontati sono state: imprenditività, creatività, collaborazione, condivisone, relazionalità, cambio di prospettiva, cooperazione e sarà proprio dai contenuti che sapranno riversare dentro queste parole che nascerà il modello e quindi la risposta alle esigenze dei loro territori, nello specifico della loro scuola.