Per il presidente Franco Iachini ed il suo staff in itinere, un mare di cose da fare negli ultimi tempi e nell’immediato futuro, questo è certo. Tra le tante, parte del settore giovanile, che è avviato dalla scuola calcio. Questa, anche per il Teramo nuovo corso, passerà per il rispetto di un obbligo nei riguardi della società “Gaetano Bonolis”, perché fino al termine della stagione 2019-2020, sarà proprio il club del presidente Massimo D’Aprile, che vanta qualcosa come 340 ragazzini iscritti, a detenere un diritto esclusivo, nato da un’intesa intercorsa con la vecchia società. In pratica la scuola calcio non sarà del nuovo Teramo, almeno nel prossimo anno, ma, al contrario, continuerà a goderne, in primis, dei benefici. Tale aspetto, non matematico (sui ragazzini a decidere sono i loro genitori), ha percentuali comunque altissime, pur sapendo che potrà però succedere, come è successo, che i migliori non sfuggiti ad altri clubs, crescano nella Bonolis e poi approdino, ad esempio, nel Pescara; questo senza che nessuno possa farci nulla. Fino al 30 giugno 2020 sarà così, e non crediamo che questo aspetto piaccia molto al presidente Iachini, se interpretiamo bene i concetti sino ad oggi da lui esposti. A tal proposito c’è stato un incontro nei suoi uffici con Massimo D’Aprile, Luca Di Domenico e Tonino Luzii, unitamente al proprio staff ufficiale, anche più nutrito del solito, di una sola unità. Proviamo a circoscrivere la bontà di questa partner-ship: negli ultimi anni un centinaio di ragazzini della Bonolis è approdato in maglia biancorossa dopo i primi calci, facilitando l’ottenimento di ottimi risultati senza che il Teramo Calcio abbia investito un solo cent; altri 20 entreranno dalla stagione 2019-2020. La domanda che ci poniamo è: saranno gli ultimi? Difficile prevederlo, almeno oggi, ma se dovessimo scommettere un solo euro propenderemmo per il sì.