TERAMO – Si attendono con tanta speranza gli sviluppi dell’udienza che lunedì si terrà presso il Tribunale di Roma, nell’ambito del procedimento di sequestro dei beni del Gruppo Ciaccia, così erroneamente ma volutamente classificato per circoscriverlo al 60% delle quote di proprietà del Teramo Calcio. Inutile negare che l’attesa sia tanta da ogni dove, pur essendo tutti nell’impossibilità di poter avanzare ipotesi su quelle che saranno le decisioni che dovessero essere assunte, se ce ne saranno.

Auspici e speranze? Per ogni componente, nessuna esclusa e sempre nel rigoroso rispetto dovuto sia ai professionisti tuttora all’opera sia alla stessa Magistratura. Detto ciò, vogliamo anche credere che potrebbero avere un peso specifico non secondario sulle eventuali decisioni che dovessero assumersi, i termini perentori, oramai alle porte, riconducibili  all’attività del Teramo Calcio. Perdurando tale stato di cose, infatti, il rischio di non riuscire ad iscriversi alla prossima stagione calcistica diverrebbe, probabilmente, serissimo.

Va ricordato che chi è deputato alla tutela dei beni, quindi anche quelli del Teramo Calcio Srl, deve professionalmente tendere proprio verso tale raggiungimento (foto procura-roma.giustizia.it)