ARSITA – Oltre 50 i partecipanti al progetto che racconta la vita ai tempi del Coronavirus, nelle zone rosse. Sono tre ragazzi di Arsita, Edoardo Ferrante, Nicola Modesti e Fabrizio Trignani gli autori del video e del progetto. Tutte e tre abitano nelle zone rosse, sparse per il Paese. Mentre Edoardo vive ancora ad Arsita Nicola si è trasferito da qualche anno nel Nord Italia.

I tre hanno fondato un gruppo nel 2006, i Mobili Trignani

“L’idea del progetto nasce dalla necessità di tenerci stretti, rimanere vicini, noi 3 Mobili , e tutti i nostri amici, i nostri fan, i nostri seguaci, contro tutta la negatività di questa emergenza, racconta Nicola”, il bassista del gruppo.

“In mezzo alla tempesta di questi giorni abbiamo provato ad alleggerire le giornate di chi ci segue, di chi ci sta vicino con allenamenti in diretta, in gruppo, concerti dal balcone, canzoni dalla nostra camera da letto e infine volevamo portare al centro della nostra musica proprio chi ne è l’utilizzatore ultimo, chi la ascolta! Perciò abbiamo lanciato un appello sui nostri canali social in cui chiedevamo di mandare un video delle loro versioni personali di un nostro pezzo, contenuto nel disco che abbiamo pubblicato il 27 dicembre dello scorso anno, in maniera totalmente indipendente ed autoprodotto”.

Al centro del progetto ci sono, dunque, tutti gli amici, che hanno duettato con i tre in maniera simbolica.

“È una forma di resistenza, pacifica, musicale, potentissima, contro la paura. Possiamo dire che è la nostra canzone contro la paura!”, dice ancora Nicola.

 

I Mobili Trignani sono:

Edoardo Ferrante, batteria, percussioni e cajon
Nicola Modesti, basso, ukulele, cori
Fabrizio Trignani, chitarra acustica e voce principale

BIOGRAFIA

Mobili Trignani nascono da un’idea di Fabrizio Trignani, Edoardo Ferrante e Nicola Modesti, dopo il concerto dei Deep Purple a Roma del 1° marzo del 2006. Il catalizzatore del gruppo e del progetto è il padre del cantautore Trignani, Amedeo, grande amante della musica ed estimatore e promotore della musica dal vivo, in ogni sua sfaccettatura. Dapprima come Quasars06 decidono di raccogliere l’eredità dei compaesani “I Quasars”, storico gruppo anni ’70 sotto lo storico manager di Ivan Graziani, e senza aver mai imbracciato uno strumento si chiudono nelle stanze della “Casetta” (così era chiamato il luogo di ritrovo dei ragazzi ad Arsita) e cominciano a strimpellare le basi che la quasi totalità dei musicisti inizia a suonare.

Con Nicola al basso, Edoardo alla batteria e Fabrizio alla chitarra, muovono i primi passi che li porta a cover dei Red Hot Chili Peppers, rock di stampo funk, pezzi famosissimi come Otherside, Can’t Stop, By The Way, Californication e tantissime altre. Parallelamente alle prove alla Casetta cominciano anche le prime apparizioni live, dapprima in feste private, poi in manifestazioni più grandi, ampliando la sicurezza dei 3 ragazzi poco più che sedicenni nelle esibizioni live.
Le prove alla Casetta danno vita anche a una demo, homemade e “Lo-Fi”, It Began Like This, che da vita ad una produzione musicale che attualmente è sbocciata in CasettaRecords.

Nel 2008, dopo aver ampliato il repertorio con cover dei Deep Purple, Coldplay, Radiohead, Nomadi ecc., il progetto si interrompe, temporaneamente, per tornare sui propri passi successivamente, dopo qualche mese, con l’inizio della produzione cantautoriale di Fabrizio, nel 2010 e l’ingresso nel gruppo di Edoardo Di Massimo come chitarrista solista.

L’evento che fa da spartiacque tra Fabrizio Trignani (https://www.facebook.com/Fabrizio-Trignani-709950765719383/?ref=bookmarks) e i Quasars06 è la scomparsa di Amedeo in un tragico incidente stradale, che porta Fabrizio a far esplodere la sua vena creativa riversando tutto in parole e musica. Da questo momento in poi Fabrizio intraprende un periodo fitto di produzione musicale, concerti, accompagnato ogni volta da musicisti diversi, arrivando a suonare anche con Edoardo Di Massimo, tornato in proprio. Questo periodo lo porta a toccare lidi importanti e traguardi prestigiosi in ambito musicale, mentre l’attività dei Quasars06 rimane ferma alle prime canzoni del Trignani, con una versione di Take It Easy che tuttora rimane immutata dal 2012.
Ma le grandi storie fanno giri immensi e poi ritornano, e così, in occasione dell’ultimo DlenDlen Festival, i Quasars06 annunciano l’attesissima reunion, per salire sul palco e tributare il degno ricordo ad Amedeo e al trentennale del concerto dei Nomadi ad Arsita (sponsorizzato e fortemente voluto proprio da Amedeo!). E da quel momento la quasi totalità dei concerti del cantautore sono stati accompagnati dai tre Quasars06, in promozione del disco fresco di stampa “Diario di un Menestrello”. In questo album i Quasars06 prestano i loro servigi a Marco Di Vitantonio, il produttore, e compaiono nelle canzoni Un Menestrello, Un Macellaio e nella hit Take It Easy.
Cambiano nome dopo l’uscita dal gruppo di Edoardo Di Massimo, diventando MOBILI TRIGNANI e ampliando la loro backline con ukulele, tastiere, synth, cajon e chitarre elettriche.

Nel 2017 girano l’Italia nel tour “In Consegna” portando in oltre 15 date gli inediti del disco già pubblicato e altre canzoni in attesa di incisione. Ripetono il tour nel 2018 in formazione “Due Terzi” con Nicola alla sezione ritmica con batteria minimale, aumentando le date e i giorni di tour (27 date in 40 giorni!).
Seguono numerosi mini tour in tutta la regione e oltre regione, portando dappertutto le canzoni che faranno parte del disco per cui hanno sentito il bisogno di proporre una campagna di crowdfounding su Musicraiser.
Il resto della storia è tuttora in corso, tra concerti, apparizioni, nuove cover, nuovi arrangiamenti e serate passate tra musica, felicità e un senso di unione che solo chi si conosce dalla nascita può avere, succede così con le persone, succede così anche con la Musica.