MOSCIANO – ll consiglio comunale del 25/11/2019 si apre con l’approvazione di due debiti fuori bilancio, per altrettante cause perse, che ai cittadini costeranno circa 200.000 euro tra debiti, spese legali ed interessi.

SULLA SOMMA

Mosciano Democratica ha censurato la nostra quantificazione dei debiti ripetiamo, “di circa 200.000” affermando che l’importo esatto è di soli 180.000 euro. E’ vero, ma noi consiglieri di minoranza abbiamo chiesto anche quale fosse il costo dei nostri legali e, magicamente, si arriva alla somma di 200.000 come anticipato.

Le cause riguardano: 1. la lite tra il comune di Mosciano e la ditta Di Bernardo Giuseppe per illegittima sospensione dei lavori di una strada che non abbiamo, conclusa con la sentenza 825/2018 del Tribunale di Teramo. Il Tribunale di Teramo tira le orecchie all’amministrazione comunale che all’epoca dei fatti (2007) vedeva come protagonisti il nostro sindaco Giuliano Galiffi e l’ex assessore ai lavori pubblici, il vice presidente Focus Fernando Cianella. 2. La lite tra il comune di Mosciano e la ditta Conglomerati Bituminosi, in cui la ditta richiede la nullità del contratto d’appalto dopo la variazione dell’aliquota IVA inizialmente stipulata al 10% e richiesta successivamente al 20%.

Il comune si costituisce in giudizio e scarica la responsabilità, chiamando a manleva il progettista dell’opera. L’erronea chiamata in causa del tecnico ci è costata una condanna al comune di Mosciano di euro 40.367. Di cosa dovremmo ringraziare il Sindaco? Per il fatto che dopo aver perso ripetutamente ha cercato un accordo per ridurre il danno? A nostro modo di vedere i ringraziamenti o perlomeno i complimenti non si danno per i debiti. E’ chiaro che ormai da anni il comune anziché risolvere i problemi ama perdere le cause in tribunale. Ribadiamo quanto già detto durante tutta la campagna elettorale. Sono debiti che pagheranno i cittadini moscianesi.

Il nostro consigliere Dylan lezzi, infatti, ha ricordato, durante la discussione, che fino a quando l’amministrazione continuerà, tra le tante cose, a fare debiti, nulla di nuovo verrà fatto a Mosciano per i nostri cittadini, se non la solita ordinaria amministrazione.

RIDUZIONE DEL COMPENSO DEL 5% ALLA GIUNTA

La Giunta ha deciso di ridursi il compenso del 5%: ciò significa che Sindaco, Vice-Sindaco ed Assessori invece di percepire, ogni anno, complessivamente €56.000,00 ne percepiranno “solo” 53.000 euro. In proposito Mosciano Democratica ritiene che tale taglio sia di aggiunta ad un precedente taglio effettuato da Galiffi nella legislatura 2014/2019. Ma questa non forse la nuova legislatura nata dalla “collaborazione con una parte della ex-lista di Marco Poltrone che dall’essere di destra è diventata di sinistra con l’introduzione in maggioranza degli assessori Cordone e Burrini. I Consiglieri di Obiettivo Mosciano attraverso l’intervento della consi che, come già successo in passato, destineranno i gettoni di presenza, rinunciandoci all’ Istituto Comprensivo di Mosciano. I Consiglieri di Mosciano Democratica, invece, hanno chiesto di destinare il proprio gettone per istituire un fondo assicurativo per i consiglieri stessi (ma perchè assicurarsi a carico del moscianesi?), o in subordine, per le piccole manutenzioni della scuola.

SULLA QUESTIONE CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI

La bagarre si scatena quando la Consigliera Baldini chiede che venga approvata la mozione di istituzione del Consiglio comunale dei ragazzi, anche presso il Comune di Mosciano. Prende la parola l’assessore Cordone che esordisce annunciando il voto contrario della Maggioranza, trattandosi di un argomento già oggetto del Dup e delle linee programmatiche di Mosciano Democratica, ma soprattutto facendo leva su ulteriori aspetti. L’assessore, infatti, afferma di aver già predisposto una bozza di regolamento sul Consiglio Comunale dei Ragazzi, di averci lavorato da tempo e di aver preso contatto verbali con la scuola in tal senso. A quel punto la Consigliera Cianella chiede come sia stato possibile stilare un regolamento senza prima essere passati in votazione. L’esponente di Maggioranza ribadisce di avervi lavorato e di avere la bozza del regolamento, il Sindaco però afferma di non conoscerlo e quando Cordone si alza per andarlo a prendere, qualcuno le ammicca di fermarsi e così avviene. Prevale l’orientamento della Minoranza per cui non si può regolamentare ciò che non si è deciso/deliberato, perciò il Sindaco propone il rinvio della mozione previo passaggio in commissione consiliare. Di certo l’annunciata sonora bocciatura, data per certa dalla Cordone, a questo punto arriva dalla Maggioranza ma non ha come destinatari i consiglieri di Obiettivo Mosciano. Tuttavia la Maggioranza, oggi, ritiene che solo l’assessore Cordone “quale membro del consiglio d’istituto aveva tutto il diritto di anticipare” la volontà di istituire il progetto, però portato in consiglio dalla minoranza.

E PERCHÉ?

Perché secondo i nostri amministratori solo “chi opera quotidianamente nella scuola può fornire una lettura adatta nell’adozione di un provvedimento che investe i giovani studenti della comunità moscianese. Seguendo questo orientamento allora, era l’assessore delegato alla pubblica istruzione, quindi Piera Di Massimantonio, a dover ribattere in consiglio comunale su questo importante progetto di educazione civica. A nostro modo di vedere, invece, chi è membro (se ancora lo è) del consiglio d’istituto non avrebbe dovuto ricoprire incarichi istituzionali né durante la campagna elettorale né durante i primi sei mesi del suo mandato da assessore. Non si tratta di ragioni di incompatibilità ex lege, ma di ragioni di opportunità e di imparzialità che sfuggono o potrebbero sfuggire se ogni ruolo viene coperto dalla stessa persona.

E, DA ULTIMO, UNA RIFLESSIONE POLITICA

La proposta d’istituzione del consiglio comunale dei ragazzi è sempre secondo la Maggioranza, oggetto del programma di mandato. Perciò ci domandiamo: l’assessore Cordone quando ha contribuito a stilare il programma di mandato anche se solo dalla stessa approvato nello stesso pomeriggio in cui da candidato sindaco della lega diventava candidata consigliere per Giuliano Galiffi? E’ proprio vero noi della Minoranza abbiamo tempi diversi, preferiamo leggere, rileggere, riflettere. Non siamo capaci nel giro di qualche ora di cambiare orientamento e stilare anche un programma di mandato elettorale.

Maria Cristina Cianella, Nadia Baldini, Monica Lallone e Dylan lezzi