TERAMO – Il Coronavirus continua a circolare sul territorio provinciale dove ieri, su 868 tamponi, ben 52 sono risultati positivi, pari al 6% dei tamponi analizzati. A fare il punto sui numeri della pandemia e quello delle vaccinazioni, a margine della conferenza stampa sull’iniziativa messa in campo da Asl e Teramo calcio per promuovere la vaccinazione nella fascia 12-26 anni, sono stati il direttore generale Maurizio Di Giosia e il direttore sanitario della Asl di Teramo Maurizio Brucchi. “La parte costiera è quella più interessata dai contagi – ha detto Di Giosia – ma in ogni caso i nuovi casi si registrano a macchia di leopardo su tutta la provincia. I positivi attuali nel territorio della Asl di teramo sono 637: di questi 422, pari al 66%, non sono vaccinati, 71, pari all’11%, sono vaccinati con una sola dose e 144, pari al 22%, sono vaccinati con entrambi le dosi“. Per quanto riguarda invece i ricoveri dei 16 ospedalizzati 14, pari all’87,50%, non sono vaccinati mentre 2 sono vaccinati con entrambe le dosi. “A oggi non abbiamo ricoveri in terapia intensiva – ha aggiunto Di Giosiae dei 20 pazienti ospitati nellla struttura di bivio Bellocchio 11 non sono vaccinati, 3 sono vaccinati con una sola dose e 6 avevano completato il ciclo vaccinale. Di fatto tutti i dati ci confermano, come a livello nazionale e regionale, che si è vaccinato in una piccola parte può anche infettarsi e finire in ospedale ma non va in rianimazione“. Da qui l’invito, anche allo zoccolo duro della popolazione che a oggi non si è sottoposto a vaccinazione, a farlo. Tra i non vaccinati anche un 10% del personale Asl, che adesso rischia secondo le indicazioni ministeriali la sospensione dal lavoro. A illustrare i dati sulla vaccinazione in provincia il direttore sanitario Maurizio Brucchi. “Nella fascia 12-17 anni è stato vaccinato il 74% (16.239 persone) della popolazione di riferimento con la prima dose e il 48% (10.641) anche con la seconda. È stato invece raggiunto il 100% dei giovani fra 17 e 19 anni. Nella fascia 20-59 anni il 77% ha ricevuto la prima dose e il 63% anche la seconda. Per gli over 60 il 91% la prima dose e l”87 la seconda. “Nei nostri hub, dove ormai ci si vaccina senza prenotazione – ha osservato – circa il 50% di coloro che affluiscono rientra nella categoria dei giovani, segno che questa fascia di popolazione è sensibile e cosciente dell’importanza della vaccinazione” – ANSA –