ATRI – È iniziato tutto il 21 marzo, prima di quella data ascoltavo le notizie della pandemia in TV, ma è proprio in quel giorno che è toccato a me…
Via da casa, in ambulanza verso il San Liberatore, resto in attesa x le prime visite…sento freddo, febbre alta, poi mi portano in camera.
Il giorno dopo la tac, il tampone e per tre giorni sono rimasto in bilico, aspetti la sentenza…poi arriva,…..
POSITIVO.
Inizia la cura ossigeno, pillole, flebo in attesa di sapere “cosa vuole fare di te” la malattia…
Solo nel letto a pensare quale sarà il mio destino insieme a compagni di viaggio che a volte si perdono e a volte resistono.
Poi senti che va meglio i polmoni respirano, riabilitazione, si ricomincia a camminare …dai tutti in corsia, fisioterapia e dopo 16 giorni sono tornato a casa.
Grazie a tutti voi del San Liberatore, ai “guardiani” che ti misurano la febbre, la pressione, la saturazione alle 5 di mattina, grazie a quelli che ti sistemano il letto subito dopo, grazie a chi ascolta il respiro dei tuoi polmoni e a quelli che ti portano da mangiare, grazie a chi ti fa la fisioterapia, sono tanti, mascherati come supereroi che si fatica e vedere la loro vera identità.
Mascherati, ma certo, sono i Batman, Spiderman, Superman, di Ortopedia-covid19.
Grazie al San Liberatore di Atri!
——?

Ringraziamo il Sig. Guido per la gentile concessione delle foto e del racconto. Auguri da #atrinelcuore