TERAMO – Pubblico riconoscimento stamane in Comune a Teramo per la giovane ricercatrice Federica Zacchini, tra i 1.400 ricercatori premiati con la borsa Marie Curie, la più prestigiosa borsa europea per la ricerca scientifica che da oltre 20 anni sostiene i progetti europei di ricerca. I risultati che la giovane ricercatrice ha conseguito portano il nome di Teramo nel mondo. Presenti stamane in Municipio ad omaggiarla, parte della giunta comunale ed i familiari. Federica, 35 anni, teramana doc, con in tasca prima il diploma all’Einstein, poi una laurea più dottorato all’università di Teramo, e dal 2015 una vita come ricercatrice in Polonia.
In Italia del resto non c’è molto spazio per i ricercatori – ha affermato la stessa Federica.
Il Sindaco D’Alberto, oltre che di una targa ricordo della Città, ha voluto omaggiarla anche di un libro di ricette  sulla Cucina Teramana, di Rino Faranda.

Nota stampa del Comune di Teramo

Questa mattina il Sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, assieme al Vicesindaco Maria Cristina Marroni, ad alcuni componenti della Giunta e consiglieri comunali, ha consegnato a Federica Zacchini, giovane ricercatrice nel campo della biomedicina, una targa per i meriti scientifici conseguiti.

Federica Zacchini, 35 anni, teramana, può già vantare un prestigioso percorso, dopo aver conseguito il diploma al Liceo Scientifico Einstein, una laurea più dottorato all’Università di Teramo. Dal 2015 è ricercatrice in Polonia e recentemente è stata tra i 1400 ricercatori premiati con la borsa Marie Curie, la più prestigiosa borsa europea per la ricerca scientifica che da oltre 20 anni sostiene progetti di ricerca assegnando adeguate risorse economiche. I candidati all’edizione di quest’anno erano 9830, provenienti da ogni parte del mondo, in una ampia gamma di discipline. Federica tra poco lascerà il Centro di biotecnologia dell’ateneo di Cracovia alla volta dell’Olanda, dove inizierà la nuova avventura premiata con 200mila euro, per studiare gli esiti dello sviluppo neurologico nella prole concepita dai genitori in età avanzata, collaborando con gruppi dell’Università di Leida e della stessa Università di Cracovia.

Il Sindaco nel consegnare il riconoscimento ha sottolineato che si tratta di un “Omaggio dell’intera comunità teramana, col quale manifesta orgoglio. Il sacrificio, lo studio, l’applicazione e l’impegno hanno consentito alla giovane teramana di diventare una eccellenza in campo europeo. Questi risultati mettono anche in risalto il valore della nostra Università, che si conferma in tal modo come polo di primario valore”. Il Sindaco ha aggiunto compiacimento perché la giovane studiosa riesce a portare il nome della nostra città al di fuori dei confini nazionali. Federica Zacchini nell’accogliere il riconoscimento, ha assicurato che porterà “L’Abruzzo e Teramo sempre con me”.

Le motivazioni del riconoscimento sono espresse nella targa: “Alla dottoressa Federica Zacchini La Città di Teramo porge, orgogliosa, questo riconoscimento con il quale manifesta apprezzamento per l’attività di ricerca che già è valsa alla sua concittadina riconoscimenti in campo internazionale, auspicando il raggiungimento di ulteriori traguardi in discipline di così primario valore per i progressi della scienza e della salute umana”.

Infine il Sindaco, dopo aver donato un libro sulla gastronomia teramana, ha auspicato il rientro della ricercatrice in Italia, “In un Paese che sappia valorizzare le proprie eccellenze, facendo tesoro di tali altissime competenze”.

L’iniziativa di stamattina si iscrive nell’ambito delle attività di valorizzazione delle competenze locali, in particolare quelle formate nelle istituzioni del territorio cittadino. “Come amministratori e come teramani – ha concluso Gianguido D’Alberto – siamo orgogliosi di premiare una nostra giovane che dedica la sua vita professionale alla ricerca scientifica. Ci auguriamo che i tanti teramani che operano in tutto il mondo possano conseguire successi come quelli che sta raccogliendo Federica, perché siamo certi che le loro competenze si sviluppano sui terreni dove tutto ciò è ampiamente e adeguatamente riconosciuto”.