TERAMO – Ci siamo sforzati e ci sforziamo di comprendere il Sindaco di Teramo, ma, sia pure con tutto l’impegno e la buona volontà, non riusciamo a capire la sua linea e quella del Comune capoluogo.
Quando ci siamo permessi di segnalare una certa lentezza e mollezza di approccio intorno all’8/10 marzo rispetto a tanti altri Comuni, ci hanno risposto che dovevamo, sostanzialmente, stare zitti. Quando abbiamo proposto una serie di interventi, peraltro svolti in tante altre città vicine e lontane, ci hanno accusato di voler strumentalizzare il momento e di mettere a repentaglio l’unita’ della città in un momento così duro.
Siamo stati destinatari di numerosi comunicati in cui venivamo variamente richiamati alla responsabilità e all’unità di intenti.
Ora leggiamo di uno scomposto attacco del Sindaco di Teramo alla Asl, che viene scoperta come inadeguata a diverse settimane dall’inizio della crisi sanitaria.
Scomposto, improvvido e contraddittorio, come contraddittorio e’ l’operato o meglio, il non operato del Sindaco D’Alberto sia in questo grave momento, sia prima.
Però, a quanto pare, vanno bene le critiche agli altri ma non quelle rivolte a lui.
Questo è il tempo in cui possiamo solo dargli un buon consiglio: si ravveda Sindaco, riprenda lucidità e si comporti da adulto come pretende dagli altri: adesso solo suggerimenti, consigli e supporto, poi ci sarà tutto il tempo di fare tutte le valutazioni del caso, e non solo sulla Asl, ne stia certo.
Alberto Covelli
coordinatore centro-destra comune di Teramo