TERAMO – Disagio sociale, emergenza abitativa, forze di polizia municipale costantemente sotto organico. Sono alcuni degli argomenti di cui il sindaco di Teramo e presidente Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto ha affrontato con il sottosegretario agli interni Nicola Molteni in occasione della firma del protocollo “Costa sicura”.
Una firma che è stata preceduta dal comitato per l’ordine e la sicurezza nel quale il primo cittadino di Teramo si è confrontato con il sottosegretraio sul tema più generale della sicurezza urbana e, in particolare, per quel che riguarda il territorio teramano sul rapporto tra la pandemia e l’emregere di nuove forme di disagio sociale e difficoltà economiche che rendono necessario affrontare il tema della sicurezza urbana in un”ottica diversa.
L’emergenza Covid ha portato a un ripensamento e a una ridefinizione degli spazi delle città – spiega D’Albertouna situazione che ha inciso anche sul tema della sicurezza, anche in relazione all’emergere di nuove forme di disagio economico, sociale e abitativo di cui bisogna tener conto, e che ha palesato le difficoltà di organico delle polizie locali, con gli agenti in servizio il cui numero è decisamente inferioRe a quanto previsto dalle piante organiche“.
Il Comune di Teramo, ad esempio, ha una trentina di agenti in servizio a fronte di una pianta organica che ne prevederebbe una settantina. Da qui “la richiesta di assunzioni anche in deroga alle norme vigenti e di una riforma comoplessiva della polizia
locale”.
Riforma necessaria per D’Alberto non solo a livello nazionale ma anche a livello regionale, con il potenziamento del corpo. “Per quanto riguarda la necessità di unja riforma anche a livello regionale – sottolinea D’Alberto in qualità di presidente Anci Abruzzo – sto lavorando con il mio delegato, il sindaco di Silvi Andrea Scordella“.

Tra le richieste di D’Alberto anche il potenziamento dei fondi per la videosorveglianza e per la sicurezza partecipata – ANSA –