ROSETO DEGLI ABRUZZI – La Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi, ieri sera, è stata teatro del vernissage d’apertura dell’esposizione artistica “Correnti”, primo appuntamento del progetto “Villa in Arte”, un’iniziativa voluta dall’Amministrazione Comunale e curata dal Direttore Artistico Bruno Cerasi che punta a trasformare la storica struttura in un epicentro di creatività e dialogo intergenerazionale.
La collettiva “Correnti” rappresenta una vetrina dagli artisti locali di diverse generazioni con lo scopo di creare un ponte tra il passato e il presente dell’arte rosetana.
Nei saloni del piano terra della Villa Comunale, fino al prossimo 9 giugno (dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19), saranno esposte le opere di Luciano Astolfi, Flavia Di Bonaventura, Chiara Fiori, Daniele Guerrieri, Giuseppe Lucantoni, Cristina Mazzocchetti, Giulia Quintiliani, Samuele Romano, Lucia Santarelli, Silvia Settepanella, Guerino Tentarelli, Pasquale Testa e Loriana Valentini.
Durante la serata sono stati portati i saluti istituzionali da parte del Sindaco Mario Nugnes, dell’Assessore alla Cultura Francesco Luciani e del Consigliere Regionale e Comunale Enio Pavone. A seguire l’intervento del Direttore Artistico Bruno Cerasi, del Maestro Bruno Zenobio e l’esibizione live della cantante Sandra Ippoliti.

Due anni e mezzo fa questi spazi, che oggi trovano nuova vita grazie al progetto “Villa in Arte”, erano completamente chiusi al pubblico – ha affermato il Sindaco Mario Nugnes –. Con l’assessore Luciani, artefice di questo miracolo rosetano come delegato alla Cultura per la mia Amministrazione, la direzione intrapresa è stata quella di tornare a valorizzare la storia della nostra città, la storia della Villa Comunale, andando oltre al concetto del “si è sempre fatto così” e andando, quindi, oltre la paura di innovare. Anche grazie al lavoro del Consigliere Regionale Pavone, continueremo ad impegnarci per far arrivare i fondi necessari per ultimare l’intervento alla Villa e poterla riaprire totalmente al pubblico”.

Il lavoro della nostra Amministrazione si è incentrato sulla volontà di dare ai giovani la possibilità di tornare a fare cultura attivamente – ha aggiunto l’Assessore Luciani –. Abbiamo iniziato con Roseto Art.Lab., abbiamo proseguito con “Il Bello Resta” e oggi siamo qui a riaprire la Villa Comunale con una serie di mostre. L’obiettivo è quello di donare alla nostra comunità e ai turisti un calendario di esposizioni concreto e dare loro la certezza che questi appuntamenti diventeranno una bella consuetudine. Credo che, purtroppo, in passato i giovani hanno sofferto la mancanza di luoghi culturali e sono certo che, lavorando insieme, passo dopo passo, stiamo riuscendo a superare anche questo ostacolo”.

Correnti è una esposizione che custodisce tante gemme da scoprire, che riguardano la nostra città e la nostra storia. Mi piace pensare a una mostra non come a una semplice esposizione di opere ma come un dialogo che si apre, qualcosa che nasce, mi auguro quindi che questa villa tornerà ad essere un libro pronto ad essere scritto con meravigliose storie d’arte e di vita – ha detto Bruno Cerasi -. Nel nome del dialogo invito tutti ad immergersi in questi lavori, a conoscere e parlare direttamente con gli artisti, sono tutti qui, ne manca una purtroppo, però il bello resta. L’arte ci unisce e ci permette di parlare di Flavia al presente e ringrazio di cuore Antonio, Raffaella e Giulia. Grazie all’Amministrazione Comunale di Roseto e in particolare a Francesco Luciani, che è riuscito a intercettare qualcosa in me anche prima che me ne rendessi conto. Grazie a tutti gli artisti che hanno partecipato a questa prima mostra, a chi ha dato il suo prezioso contributo e grazie a tutte le persone che hanno collaborato alla logistica e all’organizzazione di questo primo evento”.

Il maestro Bruno Zenobio, dopo essersi complimentato con l’Amministrazione Comunale e l’Assessore alla Cultura, ha sottolineato che “si comincia a respirare una nuova aria. Grazie a Bruno Cerasi, che ho avuto il gran piacere di conoscere in questa bellissima occasione. Il suo entusiasmo e voglia di fare è contaminante e questo è buon segno. Questa prima collettiva e la partecipazione numerosa e attenta di tanta gente è il segno tangibile che mi aspetto dalla buona cultura e che grazie a Bruno Cerasi al momento sembra ripartire”.