TERAMO – Con la deposizione della corona d’alloro al monumento ai Caduti della Resistenza, in Largo Madonna delle Grazie, si sono aperte a Teramo le celebrazioni per il 79° anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo, nella simbolica data del 25 aprile, che ricorda la fine dell’occupazione e la definitiva caduta del regime fascista. Al fianco del sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, l’assessore regionale Umberto D’Annuntiis, il presidente della Provincia Camillo D’Angelo, il Prefetto Fabrizio Stelo, il Questore Carmine Soriano, il comandante provinciale dei Carabinieri Colonnello Emanuele Pipola, la presidente della Camera di Commercio Gran Sasso Antonella Ballone, il presidente provinciale dell’ANPI Antonio Franchi e il sindaco di Torricella Sicura Daniele Palumbi.

Momenti di incomprensione con le forze dell’ordine per la partenza del corteo che, tra le tante bandiere di rappresentanza sindacale, quelle dell’Udu e della Casa del Popolo e qualche fumogeno, ha visto sventolare anche quelle della Palestina. La sfilata è proseguita per le vie del centro storico per raggiungere viale Mazzini, presso il monumento ai Caduti di tutte le Guerre, per la celebrazione solenne con l’Alzabandiera, l’inno d’Italia, eseguito dalle allieve della Scuola “D’Alessandro” e la deposizione della corona d’alloro che ha dato il via agli interventi celebrativi.

Schierati tutti i rappresentanti dei reduci e dei partigiani, delle Forze dell’ordine e delle Forze armate oltre a un folto pubblico di teramani e di  giovani, “ai quali la memoria di questa commemorazione sia particolarmente di monito”, ha detto il Senatore Franchi, nel ricordare il valore fondamentale della Resistenza e del sacrificio dei giovani partigiani per la liberazione del Paese, rimarcando come il 25 aprile sia simbolo contro tutte le guerre e le tirannie, riferendosi anche all’attuale conflitto tra Israele e Palestina.

“Teramo è antifascista e città aperta al mondo, e in quest’epoca in cui tornano prepotentemente alla ribalta disvalori che credevamo lontani, continua a credere e lavorare per una società libera e giusta, in cui la dignità dell’uomo viene prima di ogni cosa, per una città migliore, ha detto il sindaco D’Alberto, richiamando i valori profondi della nostra Costituzione che contiene in sé il diritto alla libertà e all’affermazione del proprio essere. (QUI il discorso integrale del Sindaco)

Dopo i discorsi ufficiali si è svolta la cerimonia di consegna della “Benemerenza Cittadina” ai valori della Resistenza a Giuliana Valente, che fu staffetta partigiana e si è distinta per  il costante impegno politico e il suo attivismo. Al suo fianco anche Anna Di Sabatino, che già nel passato ha avuto il riconoscimento, la teramana più anziana ad aver partecipato alla Resistenza.

La celebrazione si è poi spostata alla Villa Comunale “Stefano Bandini” per la commemorazione dei caduti teramani Alberto Pepe, Mario Capuani, Berardo D’Antonio e Romolo Di Giovannantonio, con il ricordo del Presidente del Consiglio comunale Alberto Melarangelo.

(Nei video e nelle foto che seguono tutti i momenti delle celebrazioni)