NERETO – Il sindaco Daniele Laurenzi ha reso noto i risultati  dello screening Covid-19 su base volontaria per la popolazione scolastica dell’istituto scolastico Peano-Rosa Nereto. Lo screening ha coinvolto anche gli alunni delle seconde e terze medie dell’Istituto comprensivo.

“Sono stati effettuati 426 tamponi rapidi ai ragazzi e alle ragazze provenienti da tutta la provincia di Teramo, 16 sono risultati positivi/dubbi e sono stati già contattati dalla ASL di Teramo per effettuare il tampone molecolare, sperando che si possa trattare di falsi positivi.

“Mi preme quindi ringraziare chi ha messo a disposizione il proprio tempo citandoli uno a uno:
– il personale sanitario che ha effettuato e processato i tamponi iniziando dalla nostra consigliera comunale con delega alla sanità Dott.ssa Anna Maria Lelii, il consigliere comunale Dott. Mauro Scattolini, il Dott. Franco Di Gaetano, il Dott. Francesco Minora, l’infermiera Monia Di Emidio, l’infermiera Fernanda Renzi, l’infermiera Patrizia Ciaffoni;
– il personale del Comune di Nereto che ha svolto il lavoro amministrativo di trasmissione dei referti: l’assessore Fiorella Iachini, la Responsabile del COC l’Ing. Daniela D’Alessandro, il mio staff composto dall’Arch. Ornella Di Blasio e della Sig.ra Loretta Marrone;
– i docenti dell’istituto Peano-Rosa che si sono occupate della registrazione degli alunni, la Prof.ssa Alessandra Ciarrocchi, la Prof.ssa Daniela Vannicola e il Prof. Enio Cantoresi che ha coadiuvato il tutto.
– il personale scolastico del Peano-Rosa che hanno assicurato il distanziamento ed il corretto svolgimento delle attività, Antonella Marinucci, Maria Di Gaetano, Piero Di Pancrazio, Danilo Salvi, Gioela Spicca, Gianni Merlini, Ernestina Merlini, Alessandra Fanì, Di Natale Antonina, Giuliana D’Ascanio.
– i volontari della locale Protezione civile “San Martino- Nereto”, Filippo Di Paolantonio, Alessandro Di Mola, Pierino Di Pietro, Giovanna Barbarese, Guerino Sciarretta, Mauro Leone.
– non per ultimi gli studenti e le studentesse che hanno partecipato allo screening.
Ulteriormente rinnovo il ringraziamento alla Protezione Civile della Regione Abruzzo per la celere messa a disposizione dei tamponi antigenici rapidi e inoltre la ASL di Teramo per il software per la gestione degli stessi e l’assistenza telefonica.
Spero che dall’alto chi ha assunto la decisione di tornare alla didattica in presenza, capisca che non bastano gli annunci per la riapertura delle scuole in sicurezza, vi è una organizzazione importante che va allestita che non può essere scaricata sui Comuni, occorre invece pianificare misure e protocolli cadenzati, fornendo strumenti e risorse a tutti gli istituti scolastici”.
Infine comunico che conseguentemente all’accertata positività di un alunno, la ASL di Teramo in data odierna ha consigliato la sospensione temporanea in via cautelare delle attività didattiche in presenza per gli alunni ed il corpo docente della classe 2^A della Scuola Primaria, in attesa di ulteriori accertamenti necessari all’indagine epidemiologica del caso.
La Dirigente Scolastica Laura D’ambrosio, con la quale sono in stretto contatto quotidiano, ha già inoltrato tale comunicazione ai genitori coinvolti.
Consiglio vivamente le famiglie coinvolte di far rimanere a casa i bambini e le bambine nell’attesa degli accertamenti in capo all’autorità sanitaria competente.
Alla data odierna sono 33 le persone positive di cui 4 nuovi positivi (da sabato 24 aprile), dato importante per il calcolo dei nuovi positivi settimanali (dal venerdì precedente al giovedì successivo).
“Torno a ripetere che il sistema di zonizzazione basato sul calcolo dell’Rt va cambiato perché oltre a non essere corrispondente alle caratteristiche reali delle situazioni epidemiologiche dei territori, determina la chiusura delle attività commerciali.
Quelle che non sono delle vere e proprie riaperture rischiano di trasformarsi di nuovo in chiusure dopo appena una settimana.
Le attività economiche già in zona gialla vivono sulla loro pelle, ad esempio, le seguenti difficoltà:
nei bar e locali consumo al banco vietato, inoltre i ristoratori possono servire pasti solo all’aperto,
chi non ha lo spazio all’aperto che deve fare?
Chi è più fortunato assume meteorologi?
Sul coprifuoco sorvolo è meglio.
Questo non è più accettabile, mentre la campagna vaccinazioni “all’italiana” arranca, ciò significa che è un dovere iniziare a difendere la libertà e le attività da misure ormai folli, devastanti e punitive nei confronti esclusivamente di determinate categorie”.