TORTORETO – Dalla delusione e il rammarico per gli esiti del “listone” all’impegno per proseguire l’impegno politico e sociale sul territorio pur rimanendo fuori dalla competizione  elettorale del 12 giugno per il rinnovo del Consiglio Comunale.

I componenti del listone – Obiettivo Tortoreto, Tortoreto Città Futura, Movimento 5Stelle e Gruppo Operatori Turistici danno vita all’associazione Nuova Tortoreto che prende il nome della lista che avrebbe dovuto partecipare alle elezioni dopo il naufragio di quello che era il progetto originale.

E la presentazione della nuova associazione rappresenta anche il momento per spiegare quali sono state le dinamiche della fine di un progetto la cui costruzione era partita con molto anticipo e che poi si è disgregata in modo definitivo a pochi giorni dalla presentazione delle liste.

Nuova Tortoreto non usa toni morbidi svelando particolari fino ad ora sconosciuti di quello che è successo nei tavoli elettorali. In conferenza stampa presenti tutti i protagonisti del nuovo progetto:  Adriano Cavatassi, Domenico Di Matteo, Riccardo Straccialini, Paolo Facibeni, Claudio Seccafieno, Mauro Calvarese, Giuseppe Guidotti e Thea Petrini.

“Il rinnovamento, che Nuova Tortoreto vuole attuare, passa attraverso il rispetto delle regole e dei principi che hanno animato questo gruppo, ma soprattutto attraverso il rispetto dei cittadini”, si legge in una nota diffusa dall’associazione.

“Il vero rinnovamento e l’osservanza dei programmi elettorali, inizialmente condivisi e proclamati da tutti i partecipanti, purtroppo sono stati da alcuni puntualmente disattesi, con motivazioni pretestuose frutto di condizionamenti esterni e di logiche partitiche, volte a frammentare un consenso sempre più crescente. Era stata trovata una sintesi anche con il Partito Democratico il quale, 72 ore prima della presentazione delle liste, adeguandosi a testa bassa a logiche sovracomunali non condivisibili, usciva inspiegabilmente e repentinamente dal progetto che aveva esso stesso contribuito a costruire, per sposarne un altro, evidentemente imposto”.

“Avremmo sicuramente potuto presentare una lista ma…presentare una lista così come intendiamo noi, non è ammucchiare persone all’ultimo minuto con cui non si è condiviso un progetto politico, una visione strategica, unità d’intenti e di obiettivi. Presentare una lista è fare squadra, essere una parte di un tutto che si costruisce con umiltà, coerenza e condivisione, sapendo di perseguire il bene comune. Presentare una lista è scegliere quelle competenze che daranno spessore al nostro operato, un contributo di correttezza e competenza che faranno la differenza nei tavoli tecnici…Ce n’è bisogno, tanto bisogno!!

Presentare una lista è mettere al primo posto non il proprio spicciolo tornaconto, ma la crescita sociale, umana ed economica di una Comunità che aspetta e merita un cambiamento, che non sia solo di facciata, ma che renda merito al nostro Paese”.

“Ci spieghi”, prosegue la nota, ” come mai Impegno Civico promuoveva come candidato sindaco Gino Monti, dopo averlo estromesso nel 2014, a vantaggio della Richi? E poi sfiduciata? Ci piacerebbe sapere dal Pd come mai, senza motivo, non ha più appoggiato il listone, per pungo condiviso, per poi inserirsi in un gruppo politicamente distante come Azione? E come mai una persone senza esperienza alcuna ha preteso di ricoprire la carica di candidato sindaco a discapito dell’unità della coalizione? Tutti quesiti che animeranno il resto della campagna elettorale. Ma nel frattempo Nuova Tortoreto proseguirà il suo percorso come associazione, monitorando l’operato dell’amministrazione comunale. Ma anche come spazio di ascolto per le associazioni e i cittadini”.

Non ci sono indicazioni di voto per i propri elettori nelle parole di Nuova Tortoreto, o meglio non ce ne sono di esplicite perchè anche sotto questo aspetto i riferimenti sono facilmente individuabili.

“Ai nostri elettori lasciamo campo libero e chiediamo di votare dopo aver valutato ogni singolo programma. In queste ore abbiamo avuto vari e ripetuti tentativi delle tre liste di apparentamenti o richieste di aiuto. Noi non daremo indicazioni, ma certo che non potremmo appoggiare chi ha presentato un programma copiato da un altro comune e per chi ci ha estromesso dal progetto”.

La politica, quella vera, ha una visione e una missione che si coglie nell’insieme, in un grande disegno strategico che è tutto nostro e non potrà essere mai un copia e incolla di qualcos’altro, ma è unico e irripetibile perché riguarda il nostro paese e il suo stato di salute, la sua gente, le sue tipicità ed è  fondamentale avere un nostro programma perchè ci racconta come poter incidere sulla vita, sul sociale, sulla cultura e sull’economia di Tortoreto.

ASCOLTA DOMENICO DI MATTETO E RICCARDO STRACCIALINI