MONTORIO AL VOMANO – “Viviamo in un comune che in otto mesi dall’insediamento della nuova amministrazione è rimasto fermo al palo. Sui temi del programma solo annunci, come fossimo ancora nel pieno della campagna elettorale. Un fatto invece è certo e concreto: la pessima figura del paese, a livello regionale e nazionale, per il caso della riconferma alla carica di assessore del consigliere Francesco Ciarrocchi, tuttora indagato per l’accusa di violenza sessuale. Le sue dimissioni da assessore, annunciate ma mai avvenute, non sono mai sembrate opportune, evidentemente, al primo cittadino montoriese, che ha definito la vicenda giudiziaria del suo assessore ‘una vicenda del tutto personale ed esterna all’amministrazione comunale'”. Così, in una nota, il circolo Pd di Montorio al Vomano.
“Per buttare fumo negli occhi dei cittadini e distogliere l’attenzione da questo quadro surreale, Altitonante ha lanciato la boutade dell’acquisto, da parte del comune di Montorio, di quote della ‘Gran Sasso Teramano’, società in liquidazione, con l’intento di partecipare alla gestione degli impianti e dei beni delle stazioni sciistiche di Prati di Tivo e del comprensorio di Prato Selva – continua la nota – Ha lanciato un annuncio, ben sapendo che l’operazione è tutt’altro che realizzabile. Come al solito, il Sindaco di Montorio Fabio Altitonante risulta divisivo, non solo per la comunità montoriese, ma ora addirittura anche per la comunità intera dell’entroterra. Anche stavolta prova ad apparire come il ‘salvatore della patria’ ed entra a gamba tesa nella complessa e annosa vicenda della società ‘Gran Sasso Teramano’, dando in pratica degli incompetenti a tutti coloro che se ne sono occupati fino ad oggi, sindaci compresi”.
“Una operazione che, se portata avanti, potrebbe avere risvolti pericolosi per il Comune di Montorio. Infatti l’acquisto di quote, con fondi comunali e quindi dei cittadini, di una società privata e peraltro in liquidazione potrebbe esporre il comune e quindi l’intera comunità montoriese, a serie conseguenze anche difronte alla Corte dei Conti – sostiene il Pd – Siamo tutti d’accordo sul rilancio dell’entroterra, ma con proposte serie e non i soliti slogan utili solo a dividere le comunità e ad isolarci, praticamente irrealizzabili ed anche dannose. Ci chiediamo come il sindaco pensi di infilarsi in una querelle che va avanti da anni e da cui prendono le distanze gli enti che invece se ne dovrebbero occupare, ossia Provincia e Regione. Più che il solito comunicato dai toni da ‘salvatore’, Altitonante avrebbe dovuto sedersi al tavolo e collaborare con gli altri sindaci per la risoluzione del problema e mettere davanti alle proprie responsabilità la provincia e la Regione, quest’ultima assente ingiustificata e che, insieme a tutto il centrodestra, oggi si fa ridicolizzare da un suo stesso sindaco, che li anticipa, seppur con una proposta fuori luogo. Premettendo che se il sindaco vuole acquistare delle quote della società, e parliamo di cifre ragguardevoli, smentendosi da solo a questo punto sullo stato disastroso da lui annunciato del bilancio comunale di Montorio, come pensa di risolvere da solo la questione degli impianti di Prati di Tivo? Ammesso di superare l’ostacolo normativo dell’acquisto di quote di una società in liquidazione, è prudente assumere il rischio di entrare in una situazione da sempre fallimentare? Perché, invece di pensare a buttare ingenti risorse dei cittadini montoriesi in un’impresa rischiosa e di competenza di altri, non li utilizza su Montorio? Non ne abbiamo bisogno? Resta forte il sospetto che il sindaco Fabio Altitonante, più che di avviare progetti realmente perseguibili per il paese, si preoccupi di assumere un qualche ruolo ‘mediatico’ nel quadro provinciale per sviare l’attenzione da tutti i problemi che assillano la sua maggioranza e la sua giunta, problemi che si ripercuotono sulla cittadinanza e sul paese, fermo e all’abbandono dal suo insediamento”.
“Siamo molto preoccupati, siamo amministrati da una maggioranza arrogante, che fra incompatibilità, vicende giudiziarie in corso, note e rese pubbliche da giornali e tv, che coinvolgono mezza giunta, oltre a dare una brutta immagine del nostro paese, non solo a livello locale, ma fino alle cronache nazionali, rischia di rimanere paralizzata da situazioni, come quella denominata ‘mensa dei poveri’, che ancora coinvolge in Lombardia il sindaco stesso. Da quotidiani nazionali e locali della Lombardia, apprendiamo che il giorno 11 giugno ci sarà l’avvio dell’udienza preliminare riservata a tutti gli imputati che non hanno fatto esplicita richiesta di riti alternativi. Quel giorno ci sarà la requisitoria dei pm che, imputazioni alla mano, chiederanno di mandare a processo, tra gli altri, anche il consigliere lombardo azzurro Fabio Altitonante (alcune fonti dei media milanesi e lombardi: Repubblica, Il Giorno, Il Corriere della Sera, Varesenews, Prealpina e tanti altri). Una spada di Damocle sull’amministrazione e sulla città. Comunque andrà, l’immagine del nostro paese è ormai lesa. Questione di opportunità!”, conclude la nota del Pd di Montorio.