Siamo davvero dinanzi ad una telenovela. Lo sa anche Francesco Quintiliani che avrebbe gradito evitarla ma nella quale è entrato anche lui, da primattore, a tutti gli effetti. “Ho un contratto di prelazione firmato per l’acquisto di quote societarie (pare del 20% – ndr) ma, ancor di più, sto elaborando un progetto condiviso con tante altre persone già coinvolte“. Esordisce così al telefono l’imprenditore sportivo romano, cha ama il calcio. “Sono stato coinvolto da Luciano Campitelli tre mesi or sono, all’incirca, e, gradualmente, abbiamo dato il via ad una fase nella quale ho conosciuto molti degli attuali collaboratori, iniziando subito a lavorare. Con il mister Maurizi abbiamo anche condiviso il ritiro fuori sede“. Misura le parole, non “deborda” mai, Francesco Quintiliani, confermando quanto di buono ci era stato riferito da coloro che lo hanno conosciuto. “Passione, partecipazione e professionalità: sono ingredienti essenziali per fare calcio. Ho sempre immaginato una struttura bene organizzata per un progetto a media-lunga scadenza, di 5-10 anni, con la partecipazione diretta della città, degli imprenditori locali ed abruzzesi, iniziando dalla base, dai settori giovanili“, dichiara. “Il campo dell’Acquaviva è solo un elemento, ma lo è anche lo Stadio, dove poter attrezzare una palestra al servizio del club, la sede sociale ed un centro di ristorazione che permetterebbe ai ragazzi anche di consolidare al meglio il “gruppo”: sono idee semplici, da applicare con un pò di logica e di buonsenso“.  Insomma, Francesco Quintiliani, almeno in quest’ottica, ha idee chiare, ma soprattutto concretizzabili in breve tempo. Di certo non si sarebbe mai aspettato il caos delle ultime 48 ore… “Se deve diventare una guerra, io non ci sto. Certo, se esce fuori un milionario, anche teramano, meglio per il Teramo Calcio. E’ stato lo stesso Campitelli ad anticiparmelo ieri, a Roma. Resta inteso che rivendicherei i miei diritti“. Si tratta di diritti anche onerosi? “Si, ci sono anche degli euro già dati“. Le vicende ultime di Giovanni Palma e di Franco Iachini le considera comunque “…cose anomale, che fanno male soprattutto alla città“. In realtà, a questo punto, senza entrare nei tecnicismi della trattativa in corso (perchè di trattativa in corso, si tratta), sarebbe opportuno che Luciano Campitelli, dica la propria. Come vuole: con un comunicato, con una conferenza… Crediamo sia davvero necessaria, nell’interesse di tutti. Anche suoi.