TERAMO – Se circoscrivessimo la sconfitta in tre episodi che hanno visto sempre Bombagi protagonista, correremmo il rischio di non essere molto critici sulla prestazione di squadra, nel complesso mediocre, nella mediocrità dell’avversario. Certo che poi Bombagi ci abbia messo del suo, prima sbagliando mira su un assist di Ilari al 70°, poi nel non vedere o nel peccare di egoismo due minuti più tardi (calcia da posizione difficile con lo stesso Ilari solissimo in area) e successivamente ciccando clamorosamente una deviazione volante (77°) nel cuore dell’area di rigore dopo un pallone rimesso in mezzo di testa da Lasik. E come spesso accade… nell’unico tiro in porta nella ripresa dei padroni di casa, nato da un off-side reclamato da Diakite che, di fatto, si era perso l’uomo, Musso, da poco in campo, azzecca la conclusione vincente per l’1-0 che poi deciderà il confronto.

Inizialmente Paci schiera la migliore difesa possibile con Lasik e Diakite recuperati, ed inserisce Viero per Ilari e Mungo (ancora sostituito senza averlo meritato) per Bombagi, riproponendo Pinzauti nel valzer degli attaccanti che continuano a ruotare senza che nessuno veda mai la porta. In questa fase del campionato non solo per colpe proprie.

Primo tempo insipido, per essere buoni, da parte del Teramo. Che gli avversari fossero di statura tecnica non eccelsa lo si vedeva, non sappiamo se più o meno rispetto alla scarsa qualità del manto di gioco che sicuramente danneggiava la formazione più tecnica, ma da qui a giustificare il fatto che il migliore in campo dei primi 45 minuti fosse stato Lewandowski, ce ne corre.

Eh, sì, perché era stato proprio il numero uno biancorosso a superarsi in almeno un’occasione, uscendo disperatamente sui piedi di Rocco al 20° per poi compiere un mezzo miracolo su un colpo di testa di Vona, dagli sviluppi di una punizione al minuto 32. Qui l’arbitro indica il dischetto ma dopo aver interpretato male un’indicazione del suo assistente che, probabilmente, segnalava una carica dello stesso difensore nerazzurro.

Prima del riposo l’unico tiro biancorosso nella porta di casa, al minuto 37, di Santoro: innocuo.

La ripresa per 25 minuti offre…nulla. Il Bisceglie fa quel può (nulla, appunto) ma ci mette l’anima per non perdere, prima di rendersi conto che nel calcio basta poco per vincere!

Poco, infatti: il gol lo trova, lo difende e strappa 3 punti in una sola partita, dopo averne conseguiti zero nella ultime cinque…

Il Teramo? E’ in involuzione.

Che continuino pure a raccontarci quello che gradiscono.