TERAMO – Oggi segniamo finalmente la partenza del percorso del Peba, il piano per le barriere architettoniche. Con queste parole, un soddisfatto Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, ha aperto la conferenza per presentare l’avvio dell’ufficio del Disability manager (sulla carta esistente dal 2016 ma  senza alcuna direttiva o indirizzo). Il 3 dicembre sarà, del resto, la giornata internazionale della disabilità. Il problema delle barriere architettoniche a Teramo è molto sentito, vista l’impossibilità di muoversi per chi ha difficoltà motoria. D’Alberto, in conferenza, ha ripercorso la storia del percorso del Peba. “Proprio il 3 dicembre del 2015 il Consiglio Comunale approvò, all’unanimità, la delibera 77 sull’adozione del piano di eliminazione delle barriere architettoniche, che seguiva la passeggiata empatica dell’Associazione Carrozzine Determinate, che mi sento di ringraziare per gli stimoli fornitici“. Seppur dopo 3 anni arriva l’istituzione del Disability Manager, nella figura di Giuseppe Ciprietti. “In questo lungo periodo, nonostante l’adozione del piano, nulla si è fatto. Noi oggi abbiamo ricostituito il gruppo di lavoro sul Peba.  – ha proseguito D’Alberto – e abbiamo fornito al Disability Manager quello che non aveva mai avuto“.
Il primo stralcio legato al Peba, presentato dal Primo cittadino, è inerente alle scuole comunali. Una mappatura di tutti e 23 gli edifici da dover mettere a norma; relazionando scuola per scuola, sommando l’occorrente affinchè siano adeguate, si è arrivati ad una cifra di 203.000 euro.
Situazione delle singole scuole: giudizio generale positivo, quello fornito dal Disability Manager,  ma diversi edifici non necessitano di interventi specifici. Il problema di fondo è l’accesso ai piani superiori. “Ci sono poi strutture come il montascale nella scuola Media D’Alessandro rimaste abbandonate. Oppure la Scuola De Jacobis dove è stata realizzata nel 2013 una pedana, mai collaudata e addirittura, dopo una ricognizione. è risultata anche non adeguata per gli spazi” – ha spiegato Ciprietti.
Le strutture più critiche sono quelle private: l’asilo di Nepezzano per esempio. Ma ci sono anche  la elementare San Berardo e l’Asilo Nido “La Coccinella”. Le  altre scuole sono facilmente conformabili, con ascensori utilizzati come elevatori per i disabili e altro. Interventi anche semplici in alcuni casi.
Le uniche scuole perfettamente a norma sono la Michelessi, la Zippilli, la San Giorgio, e la Scuola di Piano della Lenta. Spesso in molte scuole mancano i servizi igienici su più piani, che creano ovvie difficoltà a chi ha problemi motori.

I prossimi stralci all’interno del gruppo di lavoro del Peba, riguarderanno la viabilità e le opere pubbliche. “Valuteremo tutti gli edifici strategici pubblici – ha dichiarato D’Alberto -. Anche su Corso San Giorgio stiamo lavorando alacremente per inserire gli interventi di adeguamento nel rispetto delle norme di eliminazione delle barriere architettoniche“.

Dalla prossima settimana partiranno anche le consultazioni del gruppo di lavoro del Peba con le associazioni specifiche.

Infine una bella storia da libro Cuore, legata al problema delle barriere: il Comune ha ricevuto una donazione da una signora residente a Pianella, Alfiera Natali, per un ammontare di 6.000 euro, con il vincolo d’intervento. “La signora ha dedicato la sua vita al sociale dopo la perdita del figlio – ha raccontato il Primo Cittadino  -.  E’ rimasta molto colpita da un’intervista rilasciata da Enzo Cipollone, un ragazzo disabile teramano, e addirittura una quota, 1000 euro, sarà utilizzata per un intervento che sarà scelto proprio da lui“.