L’AQUILA – “Oggi a manifestare con noi ci sono persone che hanno arretrati 4-500 giorni di ferie e questo per garantire i servizi essenziali. Si parla di rischio di collasso della Sanità, ma la realtà è che alcuni reparti già sono collassati”.
È la denuncia del segretario abruzzese del sindacato dei medici Anaao, Alessandro Grimaldi, formulata nel corso del sit-in di protesta di stamani all’ingresso dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila in concomitanza con lo sciopero nazionale dei medici in difesa della sanità pubblica.
“La politica regionale gestisce bilanci che sono per il 70 per cento dedicati alla sanità e hanno il compito di programmare affinché si possa avere personale sufficiente per garantire i livelli essenziali di assistenza – spiega ancora Grimaldi che lancia un appello ai nuovi amministratori regionali che saranno eletti il prossimo 10 febbraio: “Il nostro appello è quello di tenere alta la guardia rispetto alla politica regionale che verrà, la prima cosa che dovrà fare il nuovo Governo regionale sarà garantire livelli adeguati di personale, tecnologie nuove, tornare ad investire in questo settore e puntare su un maggiore governo clinico, cioè ascoltare di più medici e operatori sanitari che lavorano in queste strutture, che si reggono solo grazie al loro sacrificio”. (ANSA).