TERAMO – Questa mattina, in occasione del 32° anniversario della strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, il Sindaco Gianguido D’Alberto ha voluto incontrare le alunne e gli alunni delle quinte classi della scuola San Giorgio, in rappresentanza di tutti gli studenti, per ricordare insieme a loro, attraverso la figura di Falcone, tutti quegli uomini e quelle donne che, con la propria vita e con il proprio sacrificio, hanno testimoniato i valori della legalità, della giustizia, della difesa dello Stato e del bene comune.

Falcone, e insieme a lui tutti gli uomini e le donne che hanno combattuto e combattono ogni giorno la mafia – ha detto il primo cittadino rivolgendosi ai piccoli studenti e studentesse – ci hanno lasciato un messaggio importantissimo: la serenità, l’onestà e la determinazione, insieme all’istruzione, sono le armi più forti contro la mafia. Falcone, Borsellino, gli uomini e le donne dello Stato che hanno sacrificato la propria vita per difendere i valori democratici sanciti nella nostra Costituzione non erano persone che non avevano paura. Ma nonostante la paura sono andati avanti con coraggio, con la serenità legata alla consapevolezza che stavano facendo la cosa giusta”.

L’incontro ha evidenziato il grande interesse e la partecipazione da parte dei giovanissimi alunni e alunne, che insieme al primo cittadino hanno anche intonato la canzone “Pensa” di Fabrizio Moro, imparata a scuola, che rappresenta un vero e proprio manifesto contro la violenza e la mafia.

L’istruzione costituisce un vero e proprio faro per la costruzione di quel diritto-dovere di cittadinanza che rappresenta il primo baluardo contro mafie e disvalori – evidenzia il primo cittadino – e il coinvolgimento e l’interesse che hanno dimostrato gli alunni questa mattina è il frutto concreto di quel cammino educativo che hanno fatto insieme ai loro insegnanti e che fa parte di quel percorso di cittadinanza che li accompagnerà durante tutta la loro vita. E’ nei loro occhi, nei loro interventi, che risiede un futuro migliore e libero da ogni mafia. Nei giorni scorsi sono stati pubblicati i risultati del questionario che il centro studi “Pio La Torre” dedica ogni anno agli studenti delle scuole di secondo grado. Risultati dai quali è venuto fuori che tra gli studenti dai 14 ai 21 anni uno studente su due ritiene che la mafia non può essere sconfitta. Oggi, con i nostri ragazzi, abbiamo invece condiviso che, come diceva proprio Falcone, “la mafia non è affatto invincibile. E’ un fatto umano” e come tale può e deve essere sconfitto con l’apporto di tutti”.