SILVI – Cercano le responsabilità in altri, per mascherare l’inesperienza amministrativa e l’incapacità di trovare soluzioni idonee per amministrare una città come Silvi – esordisce il consigliere Rocchio- ma le motivazioni con cui i revisori, nella dettagliata relazione a corredo della proposta del Bilancio, sono citate chiaramente, e nascono principalmente sin dall’analisi delle entrate relative agli anni 2017-2018 e nel bilancio di previsione del 2019; ovvero che le entrate erano di solo carattere straordinario e non ripetitive, e le stesse hanno fatto propendere il valore in maniera negativa.
In effetti, dall’analisi del bilancio consuntivo 2018, è chiaro ed evidente come le entrate, siano state minori di circa 4 milioni di euro – precisa il consigliere Partipilo- e dettagliatamente: “ entrate IMU ordinarie per circa 5 Milioni, a fronte di un minore incasso di 751 mila euro, IMU da recupero per circa 3 milioni, minore incasso di 1 milione e 500 mila, accertamento straordinario TARI, previsti 921 mila euro, con un minore incasso di 230 mila euro, proventi dalle sanzioni semaforiche, previsti 1 milione di euro, incassati meno 725 mila euro, ruoli codice della strada, ancora in riscossione, previsti 200 mila, con un incasso di meno 190 mila, proventi da farmacia, circa 150 mila euro in meno rispetto alle previsioni, il tutto ripetuto erroneamente, senza analisi, anche nel previsionale 2019; appare evidente che, se nelle previsioni sono previste entrate, palesemente non attendibili, per importi considerevoli, parliamo di circa 4 milioni di euro nella totalità, le stesse portano i revisori a BOCCIARE il bilancio, chiedendo alla stessa amministrazione di adottare un metodo prudenziale, non inserendo e impegnando risorse virtuali e realmente non incassate.”
L’attuale amministrazione pertanto, era obbligata, nella salvaguardia degli equilibri, a tener conto degli indicatori reali a supporto del bilancio, – tuonano , all’unisono Comignani e Di Francesco- considerato che l’organo revisore, suggeriva e precisava invitando la stessa amministrazione, ad applicare, al bilancio di previsione 2019, il disavanzo costituito dalla quota eccedente al 31.12.2018 o a porre in essere tutte le misure necessarie al ripristino degli equilibri, rafforzando con la dicitura, in grassetto, sottolineato e maiuscolo un netto e perentorio “SENZA INDUGIO”.
Resta pertanto chiara l’indicazione, da parte dell’organo, formato da professionisti del Ministero, una inversione di rotta, ribadita tra l’altro da noi a piu’ risprese, in tutte e due le sessioni di Consiglio Comunale di approvazione del consuntivo 2017 e previsionale 2019, avvenuto circa un mesetto fa.
Indicazione e suggerimenti, totalmente disattesi e inascoltati.