PESCARA – Questa mattina nel corso della V Commissione del consiglio regionale abruzzese è stato presentato l’emendamento a prima firma del Consigliere Pepe e sottoscritto da tutti i gruppi di minoranza relativo al progetto di legge n. 391 del 16/1/2024 recante: “Modifiche alle leggi regionali n. 31/2006, n.41/2012, n.20/2023 e n.22/2023 e alla legge di stabilità regionale 2024”, finalizzato a ristabilire la perimetrazione originaria della Riserva del borsacchio e rispettare quindi l’impegno preso recentemente da tutte le forze politiche nel corso Consiglio comunale straordinario di Roseto degli Abruzzi.

Il centrodestra regionale oggi ha definitivamente gettato la maschera, dimostrando come il blitz e lo scippo avvenuto nel mese di dicembre durante la discussione della legge di stabilità regionale 2024 sono frutto di un preciso e studiato disegno politico” dichiara il Consigliere regionale Dino Pepe. “Oggi avevano la possibilità di riavvolgere il nastro e tornare indietro nel tempo, dimostrando attenzione e sensibilità verso un tema così importante e delicato come quello della riserva del Borsacchio. Oggi potevano dimostrare attenzione e vicinanza, come dichiarato in questi giorni, alle istanze di un territorio, oltre che rispetto verso un territorio ed un Consiglio Comunale che unanimemente ci aveva espresso contrarietà alla riperimetrazione votata dal centrodestra e chiesto di proseguire in un rapporto istituzionale e sinergico. Del resto gli uffici regionali dell’Assessore Imprudente hanno lavorato più di un anno in costante rapporto con la struttura comunale sulle 77 osservazioni al PAN, salvo poi mettere in scena questo preoccupante cortocircuito tra Giunta Regionale e maggioranza in Consiglio Regionale”.

Continua il ViceCapogruppo del Partito Democatico Pepe: “Nulla di tutto questo è avvenuto, ma solo un imbarazzato e imbarazzante silenzio accompagnato da momenti di confusione dai banchi della maggioranza Marsilio. Va stigmatizzata, infatti, l’ennesima assenza dei Consiglieri Cipolletti e Cardinali, rappresentanti del centrodestra teramano e componenti della V Commissione, ancora una volta distanti dalla richieste e dalle esigenze del nostro territorio, commissariati dai rispettivi partiti: del resto nulla di nuovo, dopo che avevano largamente disertato la discussione sulla nuova rete ospedaliera che ha mortificato la nostra Provincia. In aggiunta, se in un primo momento sembrava che i Consiglieri Verrecchia, Montepara e Marcozzi volessero sostenere l’emendamento presentato e quindi tener fede all’impegno preso, è bastato un richiamo del Consigliere Febbo a far tornare i colleghi sui propri passi”.

Appare evidente quindi come 6 Consiglieri Regionali di centrodestra abbiano assunto decisioni sul territorio teramano, con la complicità vergognosa dei colleghi teramani, assenti ed incapaci di metterci la faccia. Resta solo una domanda: quando finirà questo commissariamento della nostra provincia da parte del centro destra abruzzese? Noi continueremo a dar battaglia già nel Consiglio Regionale del prossimo 31 gennaio, quando ripresenteremo l’emendamento e lì nessuno potrà fuggire dalle proprie responsabilità. Una cosa è certa: il prossimo 10 marzo abbiamo la possibilità di mandare a casa una classe dirigente impotente ed inefficace per il nostro territorio”. conclude Pepe.

“Non riusciamo a capire perché la precedente perimetrazione fosse stata allargata in maniera esponenziale, a coprire tutta la collina – precisa Mauro Febbo, di Forza Italia – con impoverimento delle attività economiche e abbandono dei terreni. Noi riteniamo di aver fatto un’azione a salvaguardia del territorio”.

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