TERAMO – Valgono più le ultime tre vittorie di seguito dei biancorossi contro Sicula Leonzio, Avellino e Catanzaro che le precedenti quattro consecutive in campionato, perchè in questa fase c’è una costante che le caratterizza: un assetto di squadra vero, quindi diverso, che non viene letto soltanto dal risultato vincente, ma soprattutto dalla prestazione.

Un esempio: il 4-3 contro la Casertana convinse molto, ma molto meno, rispetto agli 1-0 delle tre vittorie ultime, nel corso delle quali il Teramo sembra davvero essere diventata una squadra, che non fa soltanto gioco (tanto, bello e con palla a terra), ma che dà garanzie anche nell’assetto o nella fase difensive, a prescindere dagli interpreti.

Va poi aggiunto che nelle vittorie contro Avellino e Catanzaro, il livello tecnico-tattico avversario era superiore alla media del campionato, soprattutto contro la formazione di Grassadonia, che è in forte discussione.

Non è casuale, insomma, che nel girone di ritorno i biancorossi viaggino a punteggio pieno e con la difesa immacolata, il tutto ad una settimana dalla chiusura del mercato di “riparazione”.

Lasciato andar via Cianci, si farà altrettanto con Martignago. Il nuovo interrogativo che sorge è: ma siamo certi che ci sarà assoluto bisogno di un altro attaccante, avendo in rosa Minelli ed il giovane Birligea che ieri è piaciuto non poco? E se lo staff dirigenziale biancorosso consigliasse e convincesse il Presidente a restare con quest’organico, fino alla fine?

Appuntamento alle ore 21:00, in diretta streaming, come sempre.