ROSETO DEGLI ABRUZZI – L’Associazione Roseto Borsacchio, organizzazione di recente costituzione di agricoltori, operatori turistici, proprietari e residenti nella zona della Riserva Naturale, interviene in merito ai risultati elettorali delle recenti amministrative per spiegare “come viene vissuta dalla popolazione la Riserva Borsacchio. Nella sezione elettorale 20, Cologna paese, dove risiede la maggior parte della popolazione che ricade nel territorio della Riserva – si legge in una nota – i Verdi, che sono visti come i grandi difensori dell’attuale assetto territoriale della Riserva, hanno avuto solo 3 voti su 1.061 iscritti al voto, un record negativo. Nelle sezioni del centro città hanno avuto una percentuale solo del 2-3 per cento degli iscritti al voto, però dove c’è la Riserva il consenso è stato addirittura di meno del tre per mille, in percentuale un decimo rispetto al centro città. Si presentava con i Verdi la persona che più di tutti in questi ultimi anni si è adoperato per la riserva. È stato un referendum negativo, solo 3 voti contro 1.058″.
“Questo risultato così eclatante contro la riserva deve imporre una riflessione: è facile per chi abita in centro città dire che ci deve essere la riserva, è facile fare l’ambientalista con la vita degli altri. Però una politica seria, buona e giusta deve trovare un compromesso. Non si può fare la riserva massacrando la popolazione”, continua l’Associazione che, nel merito ha proposto un progetto “che sarebbe la giusta soluzione, la Nuova Riserva Borsacchio, una equilibrata riperimetrazione della Riserva che tutela tutti gli aspetti ambientali (naturalistici e paesaggistici) senza massacrare la popolazione. È un progetto fortemente ambientalista. Sarebbero a riserva circa 400 ettari (più grande della Riserva di Atri) che vincolerebbero tutto il territorio che merita protezione. Si consentirebbe così alla popolazione di vivere, si avrebbe lo sviluppo turistico, l’ambiente sarebbe totalmente tutelato e la Riserva diventerebbe finalmente operativa”.