TERAMO – Massimo Paci è un grande allenatore ed è anche un bravo oratore: sa discorrere. Parla di esame di maturità della squadra, a Potenza. Ha ragione. Io però ho un problema, perché sono un piccolo tifoso che teme tutto e tutti, non avendo mai vinto nulla o poco più del nulla. L’unica volta che avevo gioito a morte mi revocarono la vittoria e da allora è subentrata una paura in più: quella di vincere. Lo shock nel 2015 è stato grande e oggi ho paura d’essere primo in classifica. Ho paura che qualcuno mi possa azzerare sul nascere una prossima vittoria.

Ho paura di Potenza, ho paura del “prima o poi” e non riesco a dimenticare quello 0-2 di Crotone, ai tempi del grande Romy presidente, in un turno infrasettimanale.

A mister Paci, pertanto, dico che, l’esame di maturità, non è solo per la squadra, ma lo è anche per quelli come me, piccoli tifosi solo, soltanto e sempre, del Teramo Calcio. Sono tra quelli che, la domenica, per essere felici, hanno, pertanto, una sola chance.

Caro Paci, pur sforzandomi, voglio venirti dietro ma sento di non essere pronto. Invidio la tua forza, anche se c’è da pensare in grande ed io, evidentemente, devo crescere ancora tanto: non sono abituato a vincere.

Accetta questa esternazione, mister, ma avevo davvero voglia di dirtelo apertamente, con tanta ammirazione – Arcadia