TERAMO – Primo tema, i 100 giorni di Marsilio. E’ una conferenza stampa abbastanza articolata, quella indetta dal consigliere regionale e Capogruppo di Abruzzo in Comune, Sandro Mariani, presso l’Hotel Sporting, questa mattina. Tanti i temi caldi  che ha voluto snocciolare, a cominciare dagli argomenti che riguardano il Governatore d’Abruzzo e la sua maggioranza. “Le loro baruffe, in genere, accadono a fine legislatura – dice in conferenza -. Hanno finora prodotto ben poco, combattendo solo sulla legge referendaria per essere i primi degli ultimi“.
Mariani è poi intervenuto sull’Ater:  “Hanno cambiato poco o nulla, sbagliando grossolanamente su Nicola Salini. Sulla legge per gli alloggi popolari hanno fatto un pastrocchio che verrà impugnato”. Non c’è, poi, un Piano Sanitario, per il consigliere regionale “…e per quanto riguarda i trasporti registriamo il disastro Tua. Marsilio non si rende conto delle esigenze abruzzesi e dopo 8 mesi non lo si è visto quasi mai. Qual è il suo impegno?”.

Arrivano inevitabilmente anche i temi politici legati al centro-sinistra e ai riposizionamenti dei partiti. Sandro Mariani è di Italia Viva o del PD? “Io non ho cambiato casacca – dice – fino ad una certa fase. Poi nelle elezioni regionali ultime non ho condiviso certe scelte ed ho optato per una lista civica. Mi sono impegnato per il Comune di Teramo, invece, vincendo. Sono un derogato del Partito Democratico e stimo il Segretario regionale Michele Fina. Oggi c’è una linea chiara, che ha riacceso l’entusiasmo degli iscritti, anche il mio”. Mariani ha dunque annunciato o ribadito, fate voi, che non entrerà nel partito di Matteo Renzi, ma che resterà nel Partito Democratico. “Non sono mai uscito dal PD”, ha ribadito.

Sulla Fondazione Tercas non si sbilancia: “Tocca al Comune ed al Commissario del Pd provinciale, eventualmente, intervenire” e sui presunti problemi politico-amministrativi della Giunta D’Alberto ha dichiarato che non gli risultano prossimi rimpasti.