TERAMO – Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale di Teramo, del 15 settembre scorso, il Movimento 5 stelle si è astenuto nella votazione del project financing proposto dalla marchigiana Easy Help, esprimendo una serie di preoccupazioni “per l’avvio della cosiddetta gara-ponte, che dovrebbe ‘traghettare’ i  dipendenti della società che attualmente gestisce i parcheggi, verso un periodo di temporanea gestione degli stessi, in attesa dell’inizio del Project stesso”. In una nota la Consigliera M5S Pina Ciammariconi spiega le ragioni dell’astensione. “Per quel che riguarda la gara-ponte, è bene sgombrare il campo da certi equivoci. Procedura corretta, che va a sanare una situazione indubbiamente illegittima. E tutto ciò che viaggia nella direzione del ripristino della legalità non può non avere il nostro appoggio incondizionato. Resta, come detto, la preoccupazione per quasi 30 famiglie che la politica (parliamo della precedente amministrazione) ha, forse, indebitamente illuso, perpetrando l’idea che un contratto ampiamente scaduto potesse essere reiterato praticamente all’infinito. La realtà è che, tra carte bollate, ricorsi e sentenze, il futuro della Tercoop appare piuttosto scontato. Senza considerare che la gara ponte potrà salvaguardare solo un numero ridotto dei lavoratori. Auspichiamo  che la soluzione sia impiegarli nell’ambito di lavori alternativi ed utili per la comunità. Per l’attuale amministrazione questo deve essere un impegno inderogabile”.

“Per quel che riguarda il Project financing,  è un documento in chiaroscuro, con alcune luci ed altrettante ombre purtroppo. Evidenzia elementi innovativi ed interessanti – continua la nota – quali la riduzione del numero complessivo degli stalli,  l’apposizione di aree per la ricarica elettrica, la sorveglianza, l’adeguamento degli spazi al Codice della strada. Tutte indicazioni che vanno nella direzione della mobilità sostenibile, della sicurezza, di un chiaro orientamento verso il rispetto delle regole. Non possiamo non apprezzare. Ciò che suscita parecchie perplessità, è invece la durata del contratto, ad esempio, 8 anni sono troppi, considerate le possibili mutate esigenze della città in un arco di tempo così lungo. La mancanza, nella sintesi del RUP su possibili tariffe forfettarie, più che mai necessarie a rendere il parcheggio in città per più di un’ora, una operazione indolore e non un salasso. Altra criticità, la soppressione della interruzione del pagamento nelle fasce a ridosso dell’ora di pranzo. La sosta libera nella fascia 13.30/16.00  ha reso un servizio enorme alla ristorazione cittadina, dato che più di un utente si è sentito invogliato a pranzare in  uno degli ottimi locali enogastronomici in centro, contando anche sulla gratuità del parcheggio”.

“Infine, anche l’emendamento al Project che rende gli stalli disponibili per i residenti ad un canone ridottissimo in una fascia temporale che contiene ore ancora vitali per il commercio ed il passeggio (18.00 pm/09.00 am), certamente non darà una mano agli esercenti ed ai loro clienti. I negozi ad esempio chiudono intorno alle 20.00, due ore dopo l’inizio della fascia ‘residenti’. Non pochi saranno i problemi per i tanti lavoratori che devono parcheggiare in centro già dalle 7.30/8.00 del mattino per raggiungere le proprie postazioni. Si scatenerà una ricerca all’ultimo stallo, mica da ridere. Quindi, a ben guardare – prosegue Ciammariconi – project ed emendamenti allegati andranno sostanzialmente ad accontentare soprattutto la categoria dei residenti, certamente favorite da tariffe tanto appetibili, ma ad essere scontentati saranno i ristoratori, i commercianti, i clienti nelle ore serali, i lavoratori per il primo mattino. Appare evidente che una tale strategia possa favorire il ricambio, la mobilità, l’attrattività del centro. Non vorremmo essere facili profeti , ma già immaginiamo tanti nostri cittadini indirizzarsi ancora di più verso il Centro commerciale, che permette di trovare un parcheggio sicuramente libero e gratuito”.

“Per tutte queste ragioni, per l’alternanza tra buone idee e problematiche oggettive – conclude la Consigliera – abbiamo ritenuto il documento non del tutto convincente e non meritevole di una piena approvazione”.