TERAMO – Un’ottima squadra era il Catanzaro di Gaetano Auteri, un potenziale squadrone potrebbe essere diventato quello del criticatissimo Gianluca Grassadonia, che ha inserito, in un organico già importante, giocatori di assoluto livello (Ciccio Corapi, centrocampista, ex Trapani, Parma e tanto altro con oltre 300 presenze tra i professionisti, Sergio Contessa, esterno sinistro di difesa, ex Feralpi, Padova, Reggiana e 250 gare in C, Matteo Di Piazza, attaccante, ex Catania, Foggia, Vicenza e altre con 280 gare professionistiche e 77 reti realizzate, Giacomo Tulli, ex Trapani ma anche ex Teramo, che conosciamo benissimo e Massimiliano Carlini, centrocampista, ex Juve Stabia, Reggiana e Frosinone (con 14 presenze in A). Una mezza rivoluzione, con tutti i pro e i contro del caso: di certo il presidente Floriano Noto, anche in questa fase di mercato, non ha badato a spese. Vuole la B, il Catanzaro, pur sapendo che potrà arrivare, oramai, soltanto passando per i play-off.

Per adesso, in attesa del confronto del Bonolis, ha dalla propria la tradizione nei confronti diretti, mai persi. Teramo e Catanzaro si sono affrontate 9 volte, con 5 successi calabri e 4 pareggi: i 4 precedenti in terra abruzzese sono finiti tutti in parità. L’ultimo risale al 21 dicembre 2003 (2-2) con reti di Taua, autogol di Scandroglio e raddoppio di Toledo, prima del pari di Miglietta: all’andata il Catanzaro si impose 2-1 grazie alle reti di Nicastro (passato al Padova) e di Kanoute, prima dell’autogol di Celiento.