SILVI – L’interdizione del transito sul ponte A/14 Cerrano ai mezzi pesanti è arrivata inaspettata, dopo le rassicurazioni fornite da Autostrade circa il buono stato della grande struttura. Se da un lato non sembra accertata in pericolo la tenuta del ponte autostradale, stando ai risultati del continuo monitoraggio effettuato dai tecnici di Autostrade, la situazione a Silvi si fa sempre più critica non solo per il traffico e il lungo tempo di percorrenza del traffico cittadino e intercomunale degli 8 chilometri di SS 16, ma soprattutto per l’impennata della quantità dell’inquinamento dell’aria con l’aumento esponenziale delle polveri sottili. Per non dire del crescente pericolo di incidenti stradali che l’intasamento dei mezzi è destinato a riportare ai livelli di 40 anni fa, quando tir e camion pesanti passavano sulla SS16 per evitare i costi del pedaggio autostradale. Da ieri sera alle 22 il sindaco Andrea Scordella ha aperto un tavolo per cercare soluzioni alternative che, quanto meno, limitino i danni per i cittadini. “Sono in costante contatto – ha detto il sindaco Scordella – con i miei collaboratori, con la Prefettura, la direzione del tronco autostradale e gli altri colleghi dei Comuni vicini per cercare di tenere sotto costante controllo l’evolversi della situazione che rischia di diventare sempre più preoccupante per il futuro. Ma si tratta, ovviamente, di un primo passo per i successivi provvedimenti che saranno adottati fin dalle prossime ore. Intanto – ha comunicato il sindaco – ho interessato immediatamente ARTA e ASL per l’effettuazione di monitoraggi sulla qualità dell’aria e di rilievi della presenza delle polveri sottili. Nel contempo con il comando della Polizia Locale, la Polizia stradale di Teramo e la Prefettura stiamo valutando ogni possibile alternativa all’attuale sistema viario sulla SS16. Una cosa è certa – ha aggiunto il sindaco Scordella – non staremo con le mani in mano e useremo tutti i mezzi che le leggi ci offrono per tutelare i nostri cittadini e la nostra città che rischiano di vivere le festività natalizie nell’incubo”.