PESCARA – C’era una volta il Fato, poi con Platone arrivò la Politica, ancora dopo con il cristianesimo fu la volta del Libero Arbitrio, e tutti si convinsero che la giustizia era a portata di mano: dipendeva solo da noi.

Eppure nonostante tutto questo “progresso”, i residenti lungo la Direttrice Adriatica (DA) sono ancora costretti a subire una ingiustizia alla quale la politica, da decenni, non sa come rispondere. Si tratta del servizio ferroviario chiamato Freccia Rossa.

Si chiama Freccia Rossa come il servizio ferroviario in circolazione sulla linea ad Alta Velocità Napoli-Roma-Milano, ma che non ha niente a che fare con quel servizio.

Facciamo qualche comparazione per aiutare a capire:

Napoli Milano

Km 846; tempo percorrenza 4h e 24′; viaggio standard Economy 77,90 euro;

velocità media quasi 200Km/h (oltre 192 Km/h); costo chilometrico del biglietto 0,092 euro.

Bari-Milano

Km 869; tempo percorrenza 7h e 25′; viaggio standard Economy 84,90 euro;

velocità media di poco superiore ai 100 Km/h (117 Km/h); costo chilometrico del biglietto 0,097 euro.

Pescara-Milano

Km 569; tempo percorrenza 4h e 45′; viaggio standard Economy 61,90 euro; la velocità media è quella della linea adriatica; costo chilometrico del biglietto 0,108 euro.

Facendo i conti tra quanto costa il biglietto sulla Freccia Rossa “vera” (quella Napoli-Milano) e quella “falsa” (Pescara-Milano), si può facilmente verificare che il biglietto sulla Freccia Rossa “falsa” costa a chilometro oltre il 17% in più di quella “vera”. Eppure i vari AD di Trenitalia che si sono succeduti hanno sempre affermato che più il treno è veloce più deve costare il biglietto. Lungo la linea adriatica, invece, il biglietto per la Freccia Rossa costa di più, anche se la velocità del treno è circa la metà della Freccia Rossa in circolazione sulla linea ad Alta Velocità Napoli-Milano.

La Federconsumatori Abruzzo ha presentato un nuovo esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e All’Autorità di Regolazione dei Trasporti, con la speranza che qualcuno riesca ad eliminare una ingiustizia che i cittadini adriatici (e perciò anche abruzzesi) stanno pagando da anni nell’indifferenza generale.

Federconsumatori Abruzzo

osservatorio sulla mobilità

Tino Di Cicco