TERAMO – “Buongiorno Walter. Ho appreso da te la notizia del mio avvicendamento; non ho comunicazioni da parte del Giulianova Calcio, che magari arriveranno. Resta pertanto il fatto che ero e sono, al momento, il DG del club“, firmato Girolamo D’Alessandro, da noi contattato in mattinata, dopo averlo vanamente cercato ieri.

A questo punto delle due, l’una: o siamo stati informati di una notizia vera, o falsa.

Ovviamente è vera perché l’abbiamo più che verificata e ribadiamo che il Giulianova Calcio annuncerà presto l’avvicendamento di Girolamo D’Alessandro e di Marco Triboletti con Ferdinando Ruffini e Sandro Federico. Si tratta di un intervento fortissimo e molto opinabile, perché giunge a nove giornate dalla fine di un campionato nel quale, va ricordato, i giallorossi, nonostante tre avvicendamenti tecnici in panchina (furono però dimissioni quelle di Cerasi – ndr -), occupano il secondo posto in classifica con 55 punti in 25 partite, ad una media di oltre due punti a gara, vantano la migliore difesa del torneo (19 reti) insieme alla capolista Città di Teramo. Se una “colpa” c’è, immaginiamo, sarà quella del cammino a dir poco straordinario della capolista, che ha fatto addirittura otto punti in più, ma non ha ancora tagliato il traguardo, ed anche questo è un fatto.

Basta per giustificare l’intervento del club? No, decisamente. C’è dell’altro?

Il Giulianova chiarirà, ne siamo certi, per il rispetto che si deve alla disorientata tifoseria giallorossa e a chi dovrà andar via, senza nulla togliere a nessuno dei protagonisti dell’ennesima vicenda calcistica di quest’anno.