MARTINSICURO – Quasi alla vigilia del consiglio comunale straordinario di Martinsicuro sulla vicenda (si terrà martediì 22 gennaio), si infiamma la discussione sull’abbattimento da parte di Anas dei tigli lungo la SP259, nel tratto in via Risorgimento a Villa Rosa. Il Comitato per la Tutela, dopo la lettera dell’Anas che “giustificava” l’opera di tagli in virtù della sicurezza, replica con una nota inviata al Presidente del Consiglio comunale Emma Zarroli.  Nella nota si chiede di mettere a conoscenza tutti i Capigruppo del Consiglio Comunale di Martinsicuro che, in relazione alla richiesta di accesso agli atti,  Anas non ha fornito le documentazioni adeguate e si ribadisce che l’unica soluzione per l’incolumità e sicurezza, nel tratto in questione, è la realizzazione di un’arteria stradale.

Il Comitato per la riqualificazione di Via Risorgimento/Porta della Val Vibrata ha già altrove chiarito – si legge nella nota –  come l’intervento di Anas nel tratto di Via Risorgimento non rappresenti per codesta comunità la soluzione di alcuna delle criticità emerse negli anni nella zona, tantomeno per quelle inerenti alla sicurezza. La stessa Amministrazione Comunale di Martinsicuro, unitamente alle Amministrazioni di Alba Adriatica e Tortoreto, sono ben consapevoli della necessità di dotare di una nuova infrastruttura viaria lo sbocco della Val Vibrata sviluppatasi enormemente sotto i profili turistici, residenziali, produttivo-industriali e commerciali.
La rimozione delle alberature da parte di Anas appunto non può rappresentare una soluzione rispetto alle gravi carenze che il ristretto asse viario di Via Risorgimento continua a rappresentare rispetto alle esigenze del principale punto di smistamento del traffico dell’intera vallata.
Le parti politiche e istituzionali interessate sono invitate a ribadire nella completezza le esigenze rappresentate dalla comunità locale, di cui Anas dovrebbe farsi carico in relazione alle proprie competenze. Nel caso specifico si ricorda che Anas è il gestore pro-tempore della ex sp259 e dunque anche del tratto stradale di Via Risorgimento, ma non può essere considerata la proprietaria del parco arboreo secolare di Via Risorgimento che invece appartiene alla comunità martinsicurese la quale ha inteso sottoporre l’area a vincoli ambientali e storici con delibera consiliare votata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Martinsicuro nel mese di dicembre 1995 riconoscendo il ricco patrimonio inestinguibile ed inalienabile della suddetta zona alberata. Qualsiasi intervento sul parco arboreo di Via Risorgimento dunque necessita della richiesta di annullamento della suddetta delibera e del relativo nulla osta del Comune di Martinsicuro.

Inoltre Anas ad oggi non ha inteso fornire all’attuale Amministrazione Comunale alcuna documentazione ufficiale in grado di suffragare il superamento dei vincoli regionali paesaggistici che incidono sull’area ad assoluta tutela del paesaggio naturalistico martinsicurese.
Neppure risulta possibile per Anas poter impugnare la vicenda del taglio attraverso una interpretazione errata dell’art. 26 del D.P.R. 16 Dicembre 1992, n. 495 e s.m.i. che al comma 6 appunto recita che “La distanza dal confine stradale, fuori dai centri abitati, da rispettare per impiantare alberi lateralmente alla strada, non può essere inferiore alla massima altezza raggiungibile per ciascun tipo di essenza a completamento del ciclo vegetativo e comunque non inferiore ai 6m.”.
Tale norma infatti viene riferita ai nuovi impianti arborei che dovranno rispettare la normativa ed in modo assoluto non intende mettere “fuorilegge” le alberature già esistenti sul territorio nazionale.
A tal proposito alleghiamo la richiesta di Parere prodotta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in data 10/06/2011 Prot. 3224, in riferimento alla normativa riguardante gli alberi ubicati nelle pertinenze stradali, alla quale anche Anas deve attenersi essendo Ente tecnico che agisce seguendo le direttive emanate dal Ministero.

Inoltre va ribadito che il tratto specifico di Via Risorgimento non può essere considerato un tratto di strada pericoloso, con gravi criticità legate alla sicurezza e connotato negli anni da gravi sinistri e da vicende luttuose, così come intende ventilare Anas.
I dati raccolti sui sinistri avvenuti in via Risorgimento sono valutati ufficialmente dalla Polizia Stradale e sono resi pubblici e facilmente consultabili presso l’ufficio della Polizia Stradale di Teramo che ha in carico i servizi della sicurezza.
Nello studio statistico prodotto dalla Polizia Statale viene rappresentata, attraverso la raccolta dei dati ufficiali sui sinistri, una realtà completamente diversa che testimonia come su Via Risorgimento da anni non vi sia alcun allarme sicurezza.

Allo stesso modo risulta oltremodo contradditoria e confusa l’affermazione di Anas che ritiene lo smaltimento del Parco arboreo di Via Risorgimento, (sottoposto a molteplici vincoli di tutela Europei, Nazionali, Regionali e Comunali), una semplice azione di ordinaria amministrazione non soggetta ad autorizzazioni specifiche, come richiama l’art. 149, comma 1, lett. A, del decreto legislativo 22 Gennaio 2004, n. 42 e s.m.i.
Tuttavia l’art. 149 è riferito ad “interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, di consolidamento statico e di restauro conservativo che non alterino lo stato dei luoghi e l’aspetto esteriore degli edifici”
Come dunque Anas riesca ad affermare che la rimozione totale del Parco di Via Risorgimento non sia da considerarsi una alterazione dello stato del luogo risulta assolutamente incomprensibile e non in linea coi termini della legge citata.

Pertanto il Comitato per la riqualificazione di Via Risorgimento/Porta della Val Vibrata invita l’assise civica a prendere visione e consapevolezza delle carenze emerse nella gestione del tratto della ex sp259 che insiste nel Territorio di Martinsicuro con prevedibile danno irreparabile perpetrato ai danni del patrimonio arboreo centenario cittadino di proprietà della comunità martinsicurese.
Inoltre è dovere della comunità politica martinsicurese svolgere azioni di tutela, difesa e di serio approfondimento circa quanto viene anticipato da Anas per i destini dei Tigli secolari di Via Risorgimento, ancor di più in assenza di risposta chiara ed inoppugnabile circa le richieste di documentazione per le pratiche autorizzative necessarie al taglio del patrimonio arboreo secolare, in nessun modo concordato con l’Ente Comunale che resta il principale garante della tutela del patrimonio arboreo cittadino.

Il Comitato continua a ribadire che l’unica soluzione capace di soddisfare complessivamente gli interessi e le necessità che insistono sull’area di 700 metri di Via Risorgimento sia rappresentata dalla realizzazione di una nuova arteria stradale capace di soddisfare pienamente le esigenze di sicurezza e di scorrimento del traffico; e dalla riconversione a zona verde di Via Risorgimento con l’estensione di servizi necessari necessari di cui ad oggi la comunità martinsicurese e vibratiana risultano private“.