TERAMO – Negli ambienti sanitari la notizia ha del “grandioso”: a Teramo si è superata la cifra del 95% per quanto riguarda la copertura del vaccino del morbillo, parotite e rosolia. Un traguardo che la direttrice sanitaria Maria Mattucci abbina “allo sbarco sui social della sua azienda e al lavoro di equipe”. Percentuale cui di deve aggiungere quella dell’esavalente che è al 99,6%.

Insomma la nostra realtà si mostra come una che ha i numeri per fronteggiare il fenomeno No Vax, una risposta ai tanti dubbi sorti in questi ultimi anni e che rimbalzano in rete spesso accolti con il favore dello scetticismo dell’utente e dei navigatori.

Secondo il rapporto Crea, salgono le coperture bimbi ma ancora sotto soglia 95%, quindi il dato teramano va oltre ogni rosea previsione. A detta del ministero della Salute (dati febbraio 2018) “a livello nazionale, dopo il calo osservato negli ultimi anni, nel 2017 si assiste a una ripresa delle vaccinazioni pediatriche nei bambini a 24 mesi rispetto al 2016 (tranne che per la varicella). Ma per nessuna delle iniezioni scudo attualmente obbligatorie in base alla legge Lorenzin (contro polio, difterite, tetano, pertosse, epatite B, Hib, morbillo, parotite, rosolia e varicella) si raggiunge la copertura minima del 95%”.

La notizia è emersa nel corso della relazione del direttore Siesp (Servizio Igiene e Sanità Pubblica) della Asl di Teramo, Antonio Santone, all’interno del convegno che si è tenuto ieri all’Università dal titolo: “Le vaccinazioni: un’opportunità per i bambini e le famiglie”.

“Grandissimo lavoro da parte dei nostri laboratori delle vaccinazioni – è stato il primo commento di Santone nella sua relazione introduttiva – in questa maniera si è dimostrato che l’azienda sanitaria ha svolto bene il suo mestiere, coinvolgendo tutte le figure, compreso quella importante dei pediatri e medici di base”.

Un dato “storico” azzardano alcuni medici, come pochi in Italia. Al convegno presente anche la professoressa Angela Bechini del Dipartimento Scienze e Salute dell’Università di Firenze.

Maria Mattucci, in veste di direttrice sanitaria, ricorda che “il lavoro di equipe tra Siesp e direzione paga”: “Solo in questa maniera si può andare avanti e raccogliere i frutti dell’opera svolta, in tanti avevano necessità di accedere a queste informazioni, se riusciamo ad ascoltare la nostra gente di riferimento poi si ottengono ottimi risultati”.

Ed i risultati si sono avuti appunto con l’incremento dell’attività sui social “fornendo le giuste notizie scientifiche” che hanno fatto da argine a tante fake news. Lo stesso dg in sede di conferenza stampa di fine anno aveva annunciato di puntare sui social anche a costo di non “fare belle figure” viste le infinite criticità nella sanità. Ma come si è visto con l’esempio delle vaccinazioni, che ha avuto una notevole cassa di risonanza su Facebook con l’Help desk, ora Mattucci pensa di proseguire con l’esperienza e di incrementarla: “Ci metteremo a disposizione dei cittadini verso altre problematiche contingenti, ampliando l’offerta”.

Così dopo l’Help Desk che promuovono gli screening (seno, colon e utero, numero verde: 800210002, orari dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 17) ci sarà dell’altro, delle novità in tal senso.

Lo screening del colon, ad esempio “non è la colonscopia – precisa la responsabile del servizio Benedetta Vicentini – ma la ricerca del sangue occulto nelle feci. L’esame è semplicissimo: potete farlo comodamente a casa vostra, basta una provetta da ritirare in farmacia. Per saperne di più sugli esami, che sono gratuiti, indolore e senza impegnativa del medico, chiamate il nostro numero verde e seguiteci sui social”.
Mentre il numero verde per il servizio vaccini è 800 09 01 47.                                              Maurizio Di Biagio