TERAMO – Prima di iniziare la disamina del nuovo turno di campionato, voglio ringraziare, nel segno della teramanita’, il Professor Elso Simone Serpentini, mio e vostro caro, antico amico, dell’intera citta di Teramo. Ci ha donato il terzo volume della storia biancorossa, a compendio di un percorso calcistico lungo 107 anni.

Andando al campionato, sabato, al Bonolis, sarà di scena la Cavese di  mister Vincenzo Maiuri. Da tifoso orgoglioso del Milan, il pensiero va a tanti anni fa, quando in serie B, a SanSiro, nel campionato 1982-’83, la “spavalda” Cavese di Santin superò per 2-1 i rossoneri di Castagner, nel tempio del calcio.

Tanto tempo è  passato da quell’impresa… oggi, purtroppo per loro, è squadra in piena crisi, che non riesce proprio a decollare. Nei due ultimi incontri ha dato segnali di risveglio: un pareggio in trasferta a Catania (1-1) e poi lo zero a zero di domenica, in casa, contro la Virtus Francavilla. Ha solo 7 punti in classifica: 1 vittoria, 4 pareggi e 9 sconfitte, con 9 reti all’attivo e 29 subite. Vittima predestinata al Bonolis? Nient’affatto; queste partite sono le più pericolose e vanno affrontate con la concentrazione massima.

La Cavese é come un animale ferito e certamente farà di tutto per racimolare punti. Importante sarà l’approccio iniziale a tambur battente, senza rischiare, avendo pazienza se il gol tarderà ad arrivare. Certo, per i biancorossi è un momento in chiaro-scuro: alcune assenze di spessore in difesa (Diakite, Lasik e Piacentini) pongono a Massimo Paci il problema del dover cercare di assemblare un pacchetto che dia sufficienti garanzie. E’ chiaro che in difesa, nella fascia destra, si sentirà l’assenza di Lasik che, seppur da esterno basso, è una fonte di gioco laterale, dando modo ad Ilari di “entrare” in mezzo al campo per irrobustire la linea mediana in aggiunta ad Arrigoni al centro e a Santoro o chi sarà domani, a sinistra. Con Trasciani o Celentano si coprirà la fascia destra ma se mancherà Santoro, potrebbe essere proprio Ilari a sinistra il supporto di Arrigoni, con Cappa sull’aut destro a spingere in fascia, fermo restando l’uomo assist e trequartista Costa Ferreira, pronto a rifinire e ad imbucare preziose gemme per i compagni. Alternativa di mediana? Potrebbe esserci Viero.

In avanti piena fiducia a Bombagi dietro alla prima punta Pinzauti.

Tornando alla difesa, quella di Diakite é un’assenza pesante: ci fosse stato Piacentini… sinceramente non riusciamo a comprenderne l’accantonamento. Senza nulla togliere a Iotti e Soprano, che saranno all’altezza del compito, anche Piacentini è atleta serio, e in questo momento particolare di emergenza, sarebbe stato necessario. Inutile ricordare che la mancata firma di un rinnovo contrattuale è un diritto acquisito da decenni. E’ mancato il buonsenso, secondo noi, e la decisione, almeno ce lo auguriamo, speriamo approdi ad un ripensamento. I nostri direttori troveranno la migliore soluzione?

Tornando alla Cavese; attua il modulo 4-3-3, un po’ audace per una squadra che deve salvarsi. L’allenatore é Vincenzo Maiuri, che da un mese ha preso il posto di Giacomo Modica, zemaniano doc. Appena qualche giorno addietro si è  dimesso anche il D.T. Giuseppe Pavone. Maiuri non ha rinnegato il modulo del predecessore e in tutte le gare la Cavese ha sempre giocato così, come d’altronde ha fatto il Teramo con il proprio.

Nell’ultima in casa contro la Virtus Francavilla si è schierato con Russo in porta. Difesa a quattro con Tazza (n° 17), Matino (2), De Franco (27) e Semeraro (36); nel centrocampo a tre con Matera (21) a destra, Pompetti (34) centrale ed Esposito (31) a sinistra. In avanti a destra c’è la seconda punta Senesi (35), centravanti è Germinale (20) e a sinistra il trequartista Russotto (7). Possono anche schierarsi con Senesi a sinistra, con Vivacqua (37) a destra e Russotto a rimorchio dei due, sulla trequarti.

A gara in corso spesso subentra l’attaccante 39enne De Rosa, sempre pericoloso in area e pronto a creare combinazioni con Russotto e/o con Vivacqua. Attaccano ad ampio raggio, con Cuccurullo che spinge in fascia destra ed Esposito a sinistra, spesso in percussione per fare il pieno sulla trequarti. Il trio di centrocampo vede in regia Pompetti o Migliorini (n° 4) o Favasuli (8), ex biancorosso. Nel ruolo di mezzala destra possono giocare Cuccurullo (15) o Matera o Zedadka (29). A mezzala sinistra Esposito o Pompetti o Favasuli. Nell’ultima settimana è rientrato nei ranghi Lulli (n° 5), ex biancorosso. All’occorrenza variano i nomi dei tre centrocampisti.

Altri giocatori utilizzabili: Nunziante (n° 28), ala destra veloce; De Paoli (9), seconda punta; il trequartsita Montaperto (18). Altri difensori i centrali Cannistrà (26), Marzupio (13) e il terzino Ricchi (3).

Nella fase di possesso sono lenti nella costruzione ma, nella metà campo avversaria, sono pericolosi per l’estro di Russotto, per la caparbietà di Germinale che sa fare a sportellate come pochi, e per la generosità di De Rosa, il quale, i suoi 20 minuti li sa  consumare con discreta intensità. Nella fase di perdita palla (sono lenti – ndr) si fanno infilare non avendo grande potere di interdizione. In difesa, nell’uno contro uno sono carenti e soffrono il fraseggio rapido. D’altronde  le 29 reti lo testimoniano. Il difensore centrale De Franco, ex Monopoli, è l’elemento più forte ed è il regista della difesa. Bisogna fare attenzione all’estro ed al tiro dalla distanza di Russotto, all’esperienza di De Rosa e a Senesi, quest’ultimo autore di 3 reti e molto veloce nelle ripartenze.
Parlando delle marcature, con molta probabilità le coppie saranno: Trasciani-Senesi; Soprano e Iotti su Germinale e a sinistra Tentardini su Vivacqua. A centrocampo avversari a tre e Teramo a due, pertanto Ilari a destra sulla loro mezzala sinistra Esposito o chi per lui ed Arrigoni sulla loro mezzala destra Cuccurullo o Matera. Sul loro play Pompetti (o Migliorini), giocherà Bombagi, che però rischia di perdere lucidità nel supportare Pinzauti (o Bunino). In avanti, sulla destra, potrebbe giocare Cappa che sarà preso in consegna da Semeraro, mentre a sinistra Costa Ferreira se la vedrà con Tazza. Al centro la coppia Matino-De Franco, a turno, su Pinzauti o Bunino.
Chiaramente tutte queste coppie saranno di partenza, fluttuanti e a volte fisse o a zona, anche supportate da raddoppi, scivolamenti e interscambi di marcature.
Considerazioni finali. La nostra è una chiave di lettura della possibile gara; alla migliore formazione saprà provvedere Paci. L’intento rimane quello d’arricchire la conoscenza della disputa sportiva da parte di chi ci legge, per dar loro modo di gustare meglio la gara in tv.
Forza biancorossi, approfittiamo di questo turno per tornare a vincere.
Arrivederci alla disamina della prossima gara – Diego Di Feliciantonio