COLONNELLA – Il gruppo di minoranza Colonnella Cambia in consiglio comunale ha presentato una mozione che propone di devolvere una percentuale delle multe ad associazioni che si occupano del recupero delle ragazze vittime della tratta.  A Colonnella da diversi anni è in vigore una ordinanza sindacale che punisce con multe di 400 euro i soggetti sorpresi a contrattare prestazioni sessuali. Abbiamo idea che per il fenomeno della prostituzione la sola repressione, ovviamente necessaria, non sia sufficiente – si legge nella nota – Recuperare queste persone non è impossibile, è un dovere della società civile, insieme alla necessità di contrastare chi organizza la tratta delle donne e l’attività prostituiva ricavando ingenti proventi dal sesso a pagamento.

Di seguito la lettera inviata al Sindaco Leandro Pollastrelli

Premesso che, le sanzioni amministrative conseguenti all’inosservanza della cosiddetta “ordinanza anti-prostituzione” ovvero il divieto di contrattazione prestazioni sessuali sul territorio comunale, hanno purtroppo avuto scarsa incidenza sulle dimensioni e l’estensione del fenomeno, e fino ad ora, hanno solo regalato contributi alle casse comunali.
Riteniamo possa essere utile agire, anche e soprattutto, tutelando i diritti umani e civili, lavorare sul fronte della prevenzione e del recupero dei soggetti dediti alla prostituzione.
Le prostitute sono vittime, la maggioranza di esse è costretta a prostituirsi, è sottoposta a violenze e stupri. La sola repressione purtroppo non genera soluzioni, i progetti di recupero, invece aiutano le persone.
Proponiamo quindi di devolvere una percentuale che vada intorno al 10% dell’importo delle sanzioni amministrativa (al momento stabilita in 400 euro) a soggetti, (organizzazioni, associazioni, dipartimenti pari opportunità) che si occupino dello studio, delle azioni di assistenza, del sostegno, del recupero e reinserimento delle donne sfruttate e vittime della tratta.
Convinti che le sole multe non incidano sulla risoluzione del fenomeno, sarà quindi, il denaro dello stesso cliente sanzionato a contribuire al contrasto della prostituzione.
Con l’impegno ad educare al rispetto delle donne sarà possibile, seppure in tempi lunghi, ottenere una reale diminuzione della domanda di prostituzione.
Riteniamo sia possibile agire, non solo con metodi sanzionatori, e sia dovere morale cercare di opporsi in tutti i modi alla tratta e di sottrarre le ragazze alla rete dei trafficanti per lo sfruttamento sessuale.
Se l’amministrazione vorrà fare sua la proposta, potrà essere esempio per l’Unione dei Comuni della Val Vibrata, e invitare alle stesse procedure i Comuni che hanno stabilito ordinanze similari.
Sarà cura della giunta stabilire criteri, importi e soggetti a cui devolvere tali contributi.

Colonnella Cambia