“Umiliata la regione, mandata a casa da un funzionario. Non è mai accaduto a noi che fossimo ricevuti da un burocrate. Non ci sedevamo con i ministri competenti e chiudevamo le partite. La grande assente di ieri è stata la politica. “ Questo il commento del deputato del PD Camillo D’Alessandro circa l’esito dell’incontro tenuto dal presidente Marsilio accompagnato da una delegazione dei cinque stelle avvenuta ieri a Roma e conclusasi con la verifica della impossibilità del passaggio, per i porti abruzzesi, dall’autorità portuale di Ancona a quella di Civitavecchia, pena la perdita della zona economica speciale “Potrei dire lo avevo detto già dall’insediamento di Marsilio. Potrei dire che avevo avvertito, potrei ricordare che ho portato il caso in Parlamento interrogando direttamente il Ministro del Sud Barbara Lezzi che fu chiarissima. Può darsi che la Marcozzi prima della brutta figura di ieri non abbia avuto modo di parlarci ? Ciò che prevale oggi è il fallimento innanzitutto politico della giunta Marsilio assistita da improvvisati parlamentari dei cinque stelle che non sapevano neanche di cosa si stesse discutendo. Fummo noi, come noto, ad avanzare la strategia della trasversalità, ipotizzando il passaggio dalla Autorità di Ancona a quella di Civitavecchia, ma poi ci fu un fatto nuovo, la normativa che ha introdotto la Zes, e che noi non potevamo permetterci di perdere.  Ma la partita non è chiusa, si dia attuazione alla Zes subito e si lavori nel frattempo con altro livello di  iniziative, nel   Parlamento ed in Europa. È chiaro a tutti ormai l’incapacità di curare politicamente dossier complessi da parte del Presidente Marsilio, basti pensare alla settimana nera per l’Abruzzo: biglietti dei treni aumentati, voli tagliati , ora la figuraccia sulla Zes. Anche dall’opposizione in Regione e Parlamento ce ne faremo carico, daremo una mano con proposte ed iniziative che presenteremo a breve”