TERAMO – L’associazione FIAB, aderente alla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, ricorda al Comune di Teramo che il D.L. 19 maggio 2020, n. 34, il cosiddetto “rilancia Italia”, prevede, all’art. 229 (Misure per incentivare la mobilità sostenibile) la possibilità di realizzare le seguenti opere:
– Casa avanzata: linea di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto per tutti gli altri veicoli;
– Corsia ciclabile: parte longitudinale della carreggiata, posta a destra, delimitata mediante una striscia bianca discontinua, valicabile e ad uso promiscuo, idonea a permettere la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo del velocipede. La Corsia ciclabile è parte della ordinaria corsia veicolare, con destinazione alla circolazione dei velocipedi.
Il prossimo rifacimento del manto di asfalto, e della segnaletica, in molte vie cittadine e nell’autostazione di Piazza San Francesco – dichiara il presidente FIAB TERAMO Gianni Di Francescoè un’ottima opportunità per ripensare la segnaletica cittadina, ricavando “corsie ciclabili”, come definite del Decreto rilancia Italia, e realizzando “case avanzate” in prossimità dei semafori, in modo da mettere in sicurezza la circolazione ciclistica cittadina, con poca spesa“.
A Teramo sono state già finanziate le Velostazioni di Piazza San Francesco e della Stazione Ferroviaria – continua Di Francesco – ma mancano i percorsi per raggiungerle. Le corsie ciclabili sono un ottimo modo per favorire l’uso della bicicletta, che in questo periodo può essere la soluzione ai tanti problemi di mobilità anche derivanti dal Covid-19. Ci appelliamo all’amministrazione comunale affinché non venga sprecata questa occasione“. Tra l’altro, evidenzia FIAB Teramo, è di ieri la notizia che il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha previsto ulteriori fondi per i Comuni capoluogo di provincia, proprio per opere azioni relativi alla ciclabilità, e sarebbe un peccato se Teramo perdesse tali finanziamenti per mancanza di una programmazione della rete ciclistica cittadina o per non aver approvato il PUMS (che all’interno può contenere il Biciplan, cioè la pianificazione dei percorsi ciclabili urbani).
FIAB Teramo, inoltre, plaude anche all’iniziativa di due giovani professionisti teramani che hanno proposto all’amministrazione una percorso ciclabile su via Tevere, con il progetto “Andrà tutto Bike”. “Un’idea che parte dal basso – conclude il presidente FIAB Teramo – che condividiamo in pieno. Siamo aperti ad ogni collaborazione con l’Amministrazione, altre associazioni, comitati di quartiere e cittadini per costruire la “città del pedone e della bicicletta”, da sempre auspicata ma mai, realmente, realizzata