L’AQUILA – “Sono pervenute  segnalazioni rispetto ad iniziative che in talune amministrazioni pubbliche siano state  assunte  per il rientro dei lavoratori negli uffici”.  Lo affermano in una nota, rifacendosi a quanto affermato dal Segretario generale UIL PA Nicola Turco, il Segretario Generale della Uilpa Abruzzo Franco Migliarini e il componente regionale UIL PA e della Segreteria confederale UIL CST Adriatica Gran Sasso Mauro Nardella.

“Questo starebbe accadendo pur essendo stata dimostrata l’elevata efficacia tracciata da questa avveniristica impostazione lavorativa”, Migliarini e Nardella.

“Sul punto sia chiara la necessità di affrontare la questione in sede di contrattazione, così come previsto dall’art. 7, comma 6, lettera k) del vigente CCNL, rimanendo precluso ogni provvedimento scaturente da decisioni di carattere unilaterale. Peraltro, è evidente che il graduale rientro dei lavoratori negli uffici dovrà presupporre la disponibilità e l’utilizzo di tutti gli adeguati strumenti di protezione individuale e di igienizzazione e sanificazione degli ambienti nonché l’assoluto rispetto della distanza minima, da consentire attraverso una rimodulazione degli spazi e/o la rotazione del personale”, precisano i due dirigenti UIL, evidenziando anche che “come previsto dal Protocollo stipulato tra Governo e OO.SS. confederali il 14 marzo ed integrato il 24 aprile la mancanza di adeguati livelli di protezione determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza”.

“Il Governo sta ragionando in termini di sistema Paese, prevedendo una sinergia tra tutti i settori produttivi, economici e di interesse pubblico, per i quali è stata tracciata una linea ben precisa da seguire. Per questo è stato deciso di mantenere chiuse le scuole di ogni ordine e grado e ciò ovviamente ha comportato un grave disagio per le famiglie, per alleviare il quale sono stati adottati vari strumenti”, ricordano  i due dirigenti UIL.

“In questo momento, nessuna Pubblica Amministrazione può considerarsi a se stante e tutti devono sentirsi parti integranti di un sistema unico. Questo anche perchè non esistono eccezioni.Neanche l’amministrazione della Giustizia può sottrarsi alle prescrizioni normative dettate dall’Esecutivo e deve ragionare nell’ottica di essere una delle tante componenti del sistema Paese,  a nessuna delle quali è concessa la potestà di alterare l’equilibrio richiesto per la ripresa”, continuano Migliarini e Nardella.

“Del resto, la macchina pubblica non si è mai fermata. In Abruzzo ad esempio , un’alta percentuale dei lavoratori è tuttora in Smart Working e sta comunque assicurando le prestazioni cui è preposto, anche sacrificando l’utilizzo dei propri strumenti personali mentre alcune realtà come i Vigili del Fuoco, le Forze di Polizia in generale e l’Inps in questo momento stanno affrontando un sacrificio enorme, rimanendo fisicamente sul campo anche oltre i normali orari e/o turnazioni”, sottolineano ancora i rappresentanti della UIL PA Abruzzo.

“Quindi nessuno provi a creare dualismo all’interno del mondo del lavoro anche perchè chi azzarda a dividere non ha a cuore il rilancio ed il futuro del Paese  ma siamo convinti che soltanto restando uniti riusciremo a superare questo momento ed a gestire una fase che potrà traghettarci verso un Paese migliore”, concludono Migliarini e Nardella.