TERAMO – Tra i diversi articoli da noi pubblicati, abbiamo ricordato quanto diversi siano i tempi operativi del pubblico e del privato, anche se in questa circostanza (parliamo di una diversa gestione sportiva dello stadio “Gaetano Bonolis”) si sarebbe potuti addivenire ad un’intesa in tre mesi complessivamente, che non sono affatto molti per un atto transattivo milionario. Va poi aggiunto, come riferito dal Sindaco Gianguido D’Alberto e dall’ass.re allo Sport Alessandra Ferri, che l’offerta dell’Ente, datata 3 aprile, anticipava addirittura di un giorno la data ultima (condivisa) che era fissata per il giorno successivo.

Quel che è stato anche da noi anticipato, auspicando un pizzico di buonsenso delle parti, è che il pagamento della somma di € 4.200.000 avverrebbe sì in dieci anni, ma defalcando un congruo acconto di poco superiore al 20% e quindi non inferiore al milione. In sintesi: 3,2 mln. in dieci anni ed uno subito.

Il gestore queste cose le conosce anche se, nel corso della sua conferenza stampa mattutina ha ribadito la propria volontà, ferma a 4,5 milioni in una transazione che era stata originariamente avviata su basi diverse ed inferiori.

Restano aperti due scenari ed esiste una certezza: il primo riguarda la ferma volontà dell’amministrazione di fare propria la gestione dell’impianto, il secondo l’intransigenza del gestore mentre la certezza riguarda proprio il Città di Teramo, la cui organizzazione futura che sarebbe potuta partire domenica prossima, subirà inevitabili slittamenti.

Si spera non esageratamente lunghi.

ASCOLTA GIANGUIDO D’ALBERTO ED ALESSANDRA FERRI