TERAMO – Teramo Foggia; tornano ad incontrarsi due formazioni che dal ’50 ad oggi si sono affrontate tante volte in D e i n C. Quanti ricordi! Tanti campioni che non ci sono più (da una parte Nocera, Rinaldi, Cosmano ed altri e dall’altra i “nostri” Mupo, Standoli, Martiradonna) e grandi allenatori, Zeman su tutti.

L’attualità, però, impone di parlare della gara. Il Foggia viene da un mese di 4 partite, con un bottino di 10 punti: 3 vittorie e un pareggio: fiore all’occhiello il successo sul Bari. I Dauni hanno 13 punti in classifica, frutto di 4 vittorie 4 sconfitte ed un solo pari: 11 i gol fatti e 11 quelli subiti.

Di contro c’è un Teramo stellare, un rullo compressore: 20 punti, sempre vittorioso al Bonolis, dove non ha mai subito un gol. Il modulo foggiano è il 3-4-1-2 . In porta l’ex Fumagalli, con una difesa a 3 imperniata sul centrale Gavazzi, con Anelli braccetto di destra e Germinio di sinistra. Kalombo a dx e Di Jenno a sx sono i due esterni di centrocampo: in sostanza, due difensori abbastanza bloccati. Salvi e Vitali i due mediani interdittori a protezione della difesa, pronti a rilanciare per il trequartista Curcio, uomo gol (già 6) e rifinitore per le due punte, Dell’Agnello e D’Andrea.

Il Teramo si schiererà con il suo 4-4-1-1 collaudato e redditizio. In  campo, nel gioco delle marcature, si avrà un 3 contro 1 in difesa per il Foggia, su Pinzauti. A centrocampo, sugli esterni, Kalombo si abbasserà su Costa Ferreira mentre Di Jenno prenderà in consegna, a uomo, Ilari, oramai il vero attaccante del Teramo. In mezzo al campo Salvi e Vitali si contrapporranno a Santoro e Mungo, con Curcio ad infastidire Arrigoni in costruzione nella fase di non possesso, per poi inserirsi tra le linee. In avanti  i due attaccanti ospiti saranno presi in consegna a zona da Diakitè, Piacentini, Soprano e Tentardini, con Diakitè a supporto dei centrocampisti. A tutto quanto (coppie di partenza) vanno aggiunti gli ingredienti che confezionano la partita: pressing, raddoppi,scivolamenti difensivi, diagonali, tagli etc.

Il Foggia giocherà  di rimessa e il 3-4-1-2 sarà, già dall’inizio, un 5-3-2. Il Teramo ha un collettivo collaudato, in grado di venire a capo di un avversario che sarà ostico e che farà dell’agonismo la propria arma in più. Attenti a Curcio, come detto, e a Vitali, centrocampista con il fiuto del gol (2 reti).

Parola d’ordine in casa biancorossa: vincere, per andare a Terni e giocarsela con ardore.

Alla prossima partita – Diego Di Feliciantonio