TERAMO – Sarà stata anche una partita non entusiasmante, ma il Teramo, al Bonolis, continua a fare quel che vuole e a vincere a prescindere, anche chiaramente com’è stato contro il Foggia (2-0) e anche quando, nel primo tempo, aveva dato l’impressione che potesse non essere la migliore delle giornate di campionato. Invece i numeri sono assolutamente da grande squadra: 5 gare al “Bonolis” e 5 vittorie con la propria porta che resta immacolata: sono dati statistici che la dicono lunga sul valore di questa squadra che sale al secondo posto solitario con 23 punti, a 4 punti dalla capolista Ternana ma con una gara in meno e con lo scontro diretto in terra umbra, domenica.

Paci cambia tre uomini rispetto alla vittoria sul Catania ed inserisce Cappa per Costa Ferreira, Bombagi per Mungo e Pinzauti per Bunino: difesa confermata con Diakitè, Soprano, Piacentini e Tentardini.

Il primo tempo è stato avaro di emozioni, anche se il Teramo un mezzo goal lo aveva segnato con Ilari, di testa, al 42°, dagli sviluppi di un corner calciato da Arrigoni e rimesso in mezzo, sempre di testa, da Diakitè. Per la prima frazione di gioco vanno segnalate anche una caduta in area di Pinzauti, al quale si allunga la maglia tenuta da Germinio al 6° ed un fallo di mano di Kalombo, al 20°, su un pallone rimesso in area da Ilari, susseguente ad una punizione di Arrigoni dalla trequarti.

Aldilà degli esisodi e con il fondato dubbio del goal-non-goal di Ilari, si va al riposo sul nulla di fatto.

Nella ripresa i biancorossi la sbloccano subito, dopo 3 minuti, quando un erroraccio di Anelli lascia campo libero a Bombagi che si presenta a tu per tu con Fumagalli: l’ex Teramo di 17 anni or sono riesce a respingere ma Cappa è il più lesto di tutti e la butta dentro.

Sull’1-0 viene fuori prepotentemente la superiorità biancorossa, che non rischia nulla in difesa, se non in una circostanza, quando un traversone tagliato di D’Andrea (9°) non trova pronto all’appuntamento con la deviazione vincente, Curcio.

Poi è routine: gara controllata con una tranquillità addirittura disarmante da parte del Teramo e dopo qualche cambio di Paci (Mungo x Bombagi al 20° e Gerbi all’esordio per Cappa al 24°) va al raddoppio con un eurogol. La palla in verticale di Mungo per Pinzauti è di quelle per i palati fini e la conclusione violentissima ad incrociare di Pinzauti, dai 18 metri, è da far spellare le mani. L’attaccante biancorosso segnerà pure poco ma se lo fa sono sempre e soltanto reti da copertina.

E adesso? Si sogna: farlo non è proibito ed è pure lecito. Farlo in questo periodo, peraltro, ha maggiore valore.

Mi verrebbe da dire: adesso tutti a Terni!