TERAMO – Giulianova? Una beffa mista ad una buona dose di rammarico; è quasi impossibile farsi raggiungere in un derby di quella portata a pochi secondi dal fischio finale del secondo tempo supplementare! Era in vantaggio la squadra di Pagliaccetti, in una gara infinita, prima di essere agguantata dai biancorossi grazie ad un’ottima reazione conclusiva firmata dalla doppietta di Tourè (il migliore in campo), con la difesa giallorossa stranamente statica, quasi immobile nella propria area piccola…

I biancorossi, nel produrre il massimo sforzo, sono stati premiati nella partita da dentro o fuori con gli avversari colpevolmente incapaci di reggere all’urto: è stata logica la conseguenza del pareggio e della lotteria dei calci di rigore che hanno infiammato un Bonolis gremitissimo da circa 4.000 tifosi.

Sono state vissute emozioni all’ultimo respiro, dopo una gara pesantissima, perché questo derby ha un significato profondo, con i vincitori che non dovranno mai dimenticare la loro forza in più. Si chiama tifoseria, brava a spingerli fino alla rimonta senza mollare un solo istante! Va sottolineato con un po’ di rammarico, invece, il fatto che siano sempre così tanto numerosi solo se c’è il richiamo del derby (politici a parte), quando l’amore e l’attaccamento alla bandiera registrano automaticamente il tutto esaurito (come sarebbe bello avere queste presenze in ogni gara ufficiale…).

Dall’altra parte, quando una squadra si trova in difficoltà almeno in campionato (il Giulianova), è quasi naturale che si registrino diversi errori individuali, come nelle ultime cinque gare del torneo quando ha raccolto la miseria di 8 punti sui 15 a disposizione. In attacco, ad esempio, c’è tanto da lavorare: nel derby di ieri non poteva bastare il poco più della prodezza di Lamin Bittaye: gli attaccanti non sfondano ed allora tutto diventa più complicato. Da questa angolazione la società biancorossa ha lavorato decisamente meglio, in estate, specie in avanti, con costi ragionati ed intelligenti. Non è casuale che il Teramo, proprio contro il Giulianova, abbia compiuto un altro piccolo passo in avanti per accendere in serie D.

Adesso ci si rituffa in campionato: sarà necessario resettare tutto e ricominciare daccapo. Per certi versi la sfida di domenica contro la Folgore Delfino Curi di Pescara rappresenta il primo serio ostacolo tra le rimanenti gare, nel corso delle quali le insidie maggiori saranno la stanchezza e l’appagamento.

Nota di merito finale con riflettori puntati su Nouhan Touré, protagonista assoluto del derby; la doppietta conferma anche la sua pericolosità in attacco, oltre al solito supporto extra che solo lui, tra quello davanti, sa regalare ai compagni della mediana ed anche della difesa.

In conclusione? Bisogna restare con il profilo basso. (Tonino Valbruni)