Avellino, Bari, Catania, Ctanzaro, Reggina e Ternana tra le grandi del girone meridionale, o tra le più blasonate, oltre al Teramo, senza considerare che ci sono piazze comunque molto importanti come Caserta, Cava dei Tirreni, Potenza e Viterbo. E’ la prima volta del Teramo nel girone meridionale, com’era ampiamente prevedibile, l’unico peraltro (almeno al momento) a 19 squadre. Non è una sorpresa, non lo è soprattutto per la società e per Iaconi e Federico, che non a caso stanno mettendo dentro molta fisicità. Si dice che sia quello più agonistico e, forse, meno tecnico, ma sono tutte cose da verificare. Vera è una cosa: il fattore campo, oggi, avrà un peso specifico molto meno incidente di anni or sono, quando espugnare un campo del sud era quasi un’imprea. Ha ragione Bruno Tedino quando afferma: “In campo si va in undici contro undici e diventa determinante la qualità che riesci a mettere in campo”. Il girone è così composto: Avellino, Bari, Casertana, Catania, Catanzaro, Cavese, Monopoli, Paganese, Picerno, Potenza, Reggina, Rende, Rieti, Sicula Leonzio, Teramo, Ternana, Vibonese, Virtus Francavilla, Viterbese. da Ufficio Stampa – Questo il commento del responsabile tecnico Bruno Tedino: «A prima vista, due gironi, il B ed il C, si presentano duri ed estremamente equilibrati. Nel nostro, in particolare, figurano piazze calde e prestigiose, come Avellino, Bari, Casertana, Catania, Catanzaro, Reggina e Ternana su tutte, senza dimenticare eventuali sorprese ed outsider. A livello personale non è ovviamente il primo anno al Sud, avendolo già affrontato quando guidavo Sangiovannese e Pistoiese in Serie C e, chiaramente, a Palermo in Serie B. Dovremo partire senza guardare gli altri, ma pensando a fare esclusivamente il nostro percorso che sarà complesso e difficoltoso: al temperamento ed alle qualità morali, unitamente a quelle tecniche ed al lavoro quotidiano, dovremo aggiungere magari un calcio propositivo, per provare a disputare un campionato di rilievo»