GIULIANOVA – Esprimiamo ancora una volta solidarietà al Sindaco Costantini per gli attacchi subiti per la questione “Daspo” che in questi giorni ha preso più piede a Giulianova. E’ evidente come purtroppo la poca conoscenza della materia abbia suscitato reazioni ed azioni che rischiano di rendere l’ambiente ancora più teso e di fare intendere alla cittadinanza in maniera errata, il provvedimento che l’amministrazione vorrebbe adottare.

La manifestazione di sabato, certamente legittima, incrementa il clima astioso nei confronti della amministrazione tutta, e di certo, i cori ascoltati contro la persona del Sindaco e delle Forze dell’ordine presenti, non possono che essere deplorati.

Fratelli d’Italia ha più volte dichiarato che, seppur non ha rappresentanti in seno all’assise comunale, sarà presente durante il Consiglio Comunale in cui si discuterà del Daspo perché ritiene il provvedimento giusto ed utile per la Città di Giulianova.

Ci corre l’obbligo precisare che l’introduzione del Daspo Urbano, così come inteso dal decreto che per primo lo ha introdotto in Italia nella primavera del 2017 a firma Governo Gentiloni e dal ministro dell’interno Minniti, è stato utilizzato, con i migliori risultati (dati del Sole 24 Ore consultabili sul loro sito) dalle maggiori città italiane a partire da Napoli, Roma, Bologna, Firenze e Milano, non proprio esattamente città governate dalla destra. Non si registrano manifestazioni come quella di Giulianova contro l’adozione di tali provvedimenti.

L’intenzione di detto decreto è quello di rendere le città più sicure e consente ai sindaci, in accordo con i prefetti, di proibire l’accesso ad alcune zone della città a soggetti considerati a rischio. Minniti ha dato ai sindaci il potere di creare delle “zone rosse” e di vietare l’ingresso a quelle persone «che pongono in essere condotte che impediscano l’accessibilità e la fruizione di infrastrutture» ferroviarie, aeroportuali, marittime, di trasporto pubblico locale, ma anche di scuole, università, musei e altre aree di interesse turistico.

Quando si dice provvedimento di destra (per non aggiungere altri aggettivi) si commette un grave errore di ignoranza della materia. Il tanto richiamato decreto Salvini (il brutto e cattivo) ha aggiunto due sole postille: ha esteso il daspo anche agli indiziati per reati di terrorismo e ha ampliato l’elenco delle “zone rosse” anche ai presìdi sanitari e alle aree in cui si svolgono fiere, mercati e spettacoli pubblici.

Ci appaiono alquanto superflui commenti di altro tipo dalle forze di sinistra che, sbagliando, hanno cavalcato l’onda di questa manifestazione colorata e colorita di sabato scorso. Sarebbe stato meglio, anche per loro, prendere le distanze dai cori ingiuriosi ad personam e discutere in maniera civile della materia, dati alla mano, in consiglio comunale.

 

Fratelli d’Italia Giulianova