TERAMO – Nuovo colpo di mercato della Teramo a Spicchi che ingaggia l’esterno montenegrino Radomir Pekic. Nel giro di pochi giorni la società biancorossa torna sul mercato per poi individuare e aggiungere in organico un elemento di spicco in grado di aumentare di molto il tasso tecnico della squadra.
Alla vigilia della sfida in trasferta contro l’Antoniana Pescara in programma sabato 18 gennaio (ore 18), ecco un innesto nel reparto dei piccoli che coach Stirpe saluta con soddisfazione: “Inseriamo nel roster – commenta il tecnico teramano – un atleta con punti nelle mani e visione di gioco. Le buone referenze ricevute e le prime impressioni sul campo ci hanno dato segnali positivi e l’augurio è quello di inserire il più presto possibile Radomir Pekic nei nostri meccanismi di gioco. Poterlo schierare già contro l’Antoniana è un bene per noi e ringrazio la società per aver portato a termine in così poco tempo l’operazione”.
La TaSp aggiunge quindi un giocatore di 195 centimetri, nato nel 1992 a Teodo, cittadina del Montenegro con circa 15.000 abitanti all’attivo. Un cestista già avvezzo alla Serie C Silver per aver già disputato questo campionato in Campania (nel 2015/16 a Pozzuoli e nel 2016/17 a Monte di Procida). In attesa di vedere all’opera sul campo Pekic, queste sono le prime considerazioni del neo-biancorosso: “Il mio agente mi ha parlato di un’ottima società di Teramo interessata a me. Abbiamo parlato molto insieme della squadra, della struttura del club, dell’intenzione di lottare per la promozione in C Gold e ho deciso di venire a Teramo per vedere con i miei occhi che tipo di realtà avevo di fronte. Sono arrivato a Teramo da un paio di giorni ma ho visto una struttura molto ben organizzato. C’è una bella atmosfera, anche la chimica di squadra mi sembra buona. Il palazzetto mi piace molto e la città è bella. Penso che venire a Teramo sia stata la scelta giusta per me”.
Come giocatore, ecco come si presenta lo stesso Radomir Pekic: “Sono una guardia tiratrice. Ho raggio di tiro sia da due che da tre punti. Ma il tiro non è la mia unica arma. Sul campo cerco di curare al meglio tutti gli aspetti del gioco, sia in attacco che in difesa. Provo a leggere le situazioni di gioco anche se il rendimento dipende anche dal coinvolgimento con i compagni di squadra” – Ufficio Stampa –