di giosia

Riceviamo e pubblichiamo:

Dove sta scivolando la ASL di Teramo negli ultimi anni? La risposta osservando ciò che sta succedendo al suo interno.

I Medici sono sempre di meno, in alcuni reparti addirittura insufficienti per garantire i turni di guardia. I pochi concorsi banditi vanno avanti con lentezza esasperante, i concorrenti sono sempre pochissimi a dispetto di quello che accade in ASL anche limitrofe, i Medici vincitori di concorso spesso al momento della chiamata rifiutano o lavorano già altrove; spesso si è costretti ad assumere da graduatorie di altre ASL abruzzesi, molti bandi di concorso sono andati deserti, specie per le assunzioni a tempo determinato di brevissima durata. Il personale infermieristico ed ausiliario è stato per lungo tempo, ed in parte lo è ancora, in mano alle cooperative, con turnover elevatissimo, tanto da arrivare a non consentire di capire il proprio ruolo nel Reparto.

I concorsi da primario nell’ultimo anno hanno portato ad un numero di ricorsi ed esposti mai ricordato in questa ASL, mentre il Direttore Generale si affannava sulla stampa a dichiarare che i concorsi stessi erano stati regolari ed erano i Medici locali a pretendere chissà cosa; ma poi era costretto a sospendere procedure, revocarle e difendersi davanti alla magistratura del lavoro. I Capi-dipartimento occupano spesso da tempo illegittimamente il loro ruolo. Le postazioni del 118 sono state ridimensionate. I medici anziani appena possono vanno in pensione, facendo perdere ai cittadini molte professionalità preziose; i giovani scelgono altri lidi.

Le apparecchiature semplici non vengono rinnovate come dovrebbero con l’evoluzione dei tempi, mentre di quelle sofisticate viene pubblicizzato l’acquisto, inaugurate in pompa magna e non utilizzate dopo l’inaugurazione, spesso per mancanza di personale. Le sale operatorie sempre più spesso ferme per mancanza di Anestesisti. Andiamo avanti da anni con la discussione sull’ospedale unico, di cui si parla soltanto per distogliere l’attenzione da problemi molto più immediati e seri ai quali non si vuole dare soluzione; anche se avessimo un bellissimo scatolone nuovo, ci domandiamo poi chi ci mettiamo dentro?

Il piano sanitario Aziendale ha viaggiato tra Teramo e L’Aquila non si sa quante volte, continuamente inviato in Regione e sistematicamente osservato dalla Regione stessa (unica voce che si è sentita su questo argomento quella del Sindaco D’Alberto, come se interessasse solo il Comune di Teramo). Anche le Direzioni Sanitarie degli ospedali vuote: la Dott.ssa Mattucci Direttore Sanitario ad Atri e a Teramo, Coordinatore delle Direzioni Sanitarie dei Presidi e Direttore Sanitario Aziendale, il tutto contemporaneamente, controllore di se stessa. Il contenzioso legale è aumentato a dismisura con costi elevatissimi per la comunità. L’unico personale in continuo aumento è quello amministrativo, dimenticando che la ASL non è l’Agenzia del Territorio o l’Agenzia delle Entrate; la ASL per funzionare ha bisogno prima di tutto di Medici e Infermieri.

La ASL di Teramo negli ultimi anni insomma non è più stata appetibile; oggi è diventata addirittura non più credibile.

Ma tutto ciò avrà pure degli artefici, oltre ovviamente ai Direttori della ASL.
Qualcuno li avrà scelti, ed imposti. Ma li avrà poi controllati? O quello che hanno realizzato è quello che i politici che li hanno nominati volevano?
Quella che amano chiamare la mission aziendale, termine odioso perché  l’unico fine di una ASL dovrebbe essere solo quello di dare la giusta assistenza sanitaria ai cittadini, è quella che stanno realizzando davvero? Impoverire sempre più l’assistenza sanitaria pubblica nella nostra Provincia?
E dove erano  i politici responsabili di queste scelte? Impegnati a perdere le elezioni in Provincia?

Distanti anni luce dai problemi della gente ed occupati in lotte fratricide senza senso. E dove sono oggi nell’imminenza delle elezioni regionali? A giocare a nascondino nella miriade di liste civiche che il cosiddetto centro-sinistra ha prodotto, con una operazione di riciclo degno della TEAM, se funzionasse almeno quella! Se leggessero un dizionario saprebbero che civismo significa essenzialmente sensibilità per le esigenze della comunità in cui il cittadino vive. L’esatto contrario di quello che hanno realizzato. Questo civismo di facciata, al limite di una visione truffaldina del civismo, dovrebbe presupporre però una comunità di cittadini scemi, incapaci di riconoscere le persone di ieri nelle liste (civiche) di oggi, a cominciare dal Candidato Presidente, uomo del PD, eletto più volte nel PD, padre putativo di esponenti politici del PD in importanti ruoli anche sanitari regionali, oggi civico a capo di civici.

Siamo sempre stati convinti invece che i cittadini del Teramano abbiano capacità di vedere ed analizzare. Hanno saputo farlo in tante precedenti occasioni, anche difficili ed hanno saputo poi decidere di conseguenza. Siamo altrettanto sicuri  che avranno capito che piccole promesse portano sempre ad abolizione di grandi diritti. Non ci saranno più tante altre occasioni.

Dott. Alessandro Core

Segretario Aziendale Cimo