L’AQUILA – “E’ davvero un paradosso quello che accade a L’Aquila. Mentre nuove aziende scelgono il nostro territorio proprio perche’ il precedente governo scelse la nostra citta’ quale una delle cinque realta’ dove sperimentare il 5G, il governo pentaleghista taglia i fondi. Ma vogliono uccidere sul nascere le iniziative che stanno crescendo? E visto che il compito della politica e’ quello di spendersi per la crescita, chiediamo al governo di riconsiderare il taglio dei fondi alle sperimentazioni del 5G, che finisce col rendere meno moderno e competitivo il Paese, negando tutte le importanti potenzialita’ prospettate da questa tecnologia, e di revocare una decisione incomprensibile e dannosa per l’Italia. Il mio obiettivo, condiviso con il gruppo parlamentare del Pd e’ quello di far reinserire tutti i fondi tagliati”. E’ quanto chiede l’interrogazione parlamentare presentata da Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, e rivolta al presidente Consiglio dei ministri Conte e al ministro dello Sviluppo economico Di Maio. “Abbiamo raccolto e condiviso – spiega Stefania Pezzopane – il grido di allarme che giunge da piu’ aree d’Italia. Si tratta, in particolare, delle zone coinvolte dalle sperimentazioni 5G, tra cui anche L’Aquila, che ormai avevano messo in conto la disponibilita’ dei fondi previsti dal precedente governo, 95 milioni di euro, per lo sviluppo di servizi innovativi. Si tratta di una scelta miope, che rischia di aumentare il nostro gap tecnologico con gli altri Paesi sulla nascita delle applicazioni di quinta generazione. A Conte e Di Maio ricordiamo, con questa interrogazione, che lo sviluppo di applicazioni per il 5G e’ un ambito in cui il soggetto pubblico ha un ruolo importante e da cui il mercato si aspetta quindi una collaborazione attiva, come finanziatore e partner dei progetti possibili. Per le sue caratteristiche tecnologiche il 5G puo’ innovare molti settori pubblici o dove il pubblico e’ almeno uno degli attori coinvolti: dalla Sanita’, all’energia, alla sicurezza, alla viabilita’. Per tutte queste ragioni – conclude la deputata Dem – chiediamo al governo di invertire rotta e di mettere al centro gli interessi dell’Italia”