Alex Ferguson con il Manchester United, Arsene Wenger con l’Arsenal. Il primo è stato manager dei Red Devils per 27 anni, il secondo è stato seduto sulla panchina dei Gunners per 22 anni.

Nell’epoca del calcio moderno, dove alcuni tecnici vengono esonerati ancor prima dell’inizio della stagione agonistica, hanno rappresentato un esempio di longevità e senso di appartenenza. Eppure, in Italia, e precisamente nella città di Romeo e Giulietta, c’è qualcuno che sta battendo tutti i record, facendo impallidire le due icone del calcio d’oltre manica.

Si chiama Luigi Fresco, ha 57 anni e da 36, esattamente dal 1982, è allenatore della Virtus Vecomp Verona, formazione neopromossa che domenica sfiderà il Teramo.

Qualcosa di straordinario anche se non rappresenta un record assoluto detenuto, al contrario, da Guy Roux, che dal 1961 al 2000, ha guidato, per 39 anni ininterrottamente, l’Auxerre in Francia.

Tornando a Luigi Fresco, la particolarità, questa è assoluta, senza ombra di dubbio, è che oltre a quello di tecnico, ricopre anche il ruolo di presidente della stessa società. Come dire, risultati positivi o non, la sua posizione è sempre in una botte di ferro. Ma ci sono anche dei meriti perché, pian piano, a forza di risultati, la Virtus Vecomp Verona, espressione del quartiere Borgo Venezia, è arrivata dalla 3° Categoria alla serie C,  emergendo in una città dove sono già presenti, tra serie A e B, Chievo Verona ed Hellas Verona.

Come se non bastasse, lo stesso Luigi Fresco, due anni fa, alle elezioni amministrative per il comune veronese, è pure sceso in campo in politica, al fianco di Flavio Tosi. Insomma, il Presidente-Allenatore rappresenta un personaggio vero e a tutti gli effetti, uno di quelli che fa bene al calcio ed aiuta il movimento ad andare avanti positivamente.

Sarà bello affrontarlo domenica, anche se il Teramo non dovrà farsi distrarre dalle cosiddette “luci dei riflettori” e pensare esclusivamente al rettangolo di gioco.