TERAMO –  Dopo sei anni la Provincia di Teramo torna ad assumere. “Le nuove assunzioni saranno 34 spalmate in tre anni (per un costo di 800 mila di euro per il biennio 20-21, ndr) – debutta il presidente Diego Di Bonaventura –: rimpiazzeremo i dirigenti che andranno in pensione, gli esterni ed alcune figure strategiche dei settori finanziari e tecnici”. Spendere e mettere a sistema i fondi, ecco il leitmotiv del presidente. C’è da sostituire soprattutto gli addetti dell’ufficio tecnico: del resto se i progetti si caricano di tempi biblici e non hanno gambe per camminare dipende soprattutto da questa carenza. “In più assumeremo i cosiddetti sorveglianti”, in buona sostanza i vecchi cantonieri (pallino del predecessore e compianto Valter Catarra) “appunto per tenere in vigilanza strade e territori, come si faceva un tempo”.

Il messaggio che questa mattina, durante il consiglio provinciale per l’approvazione del Bilancio preventivo, è uscito fuori è stato quello di un ente che “spende tutti i soldi che ha, la Provincia torna ad avere un ruolo strategico, aspettando la riforma che disporrà sia le funzioni che i finanziamenti”.

I fondi per le assunzioni, con due ruoli dirigenziali, “sono propri”: Via Milli dunque torna a recitare un ruolo importante. In previsione c’è anche l’alienazione del palazzo rosso della prefettura, di sua proprietà, per 5,2 milioni di euro, anche se su questo versante il presidente pare frenare. Il costo della dotazione organica per quest’anno è di 4.573.186 euro, per il 2021 sarà di 4.581.736 e per il 2022 di 4.518.

Questa mattina in discussione anche il bilancio che il presidente giudica, malgrado tutto, “ancora di sofferenza perché patisce la riforma Delrio del 2104: anche quest’anno approviamo un bilancio a pareggio in cui sono in previsione soldi per le manutenzioni ordinarie delle strade (1,2 milioni): abbiamo 500 mila euro da investire subito in alcuni tratti; inoltre stanno partendo i Masterplan, proveremo ad assicurare al meglio più strada possibile dei 1700 km di nostra competenza: percepirete meno buche nei prossimi anni”.

Per di più ci sono finanziamenti statali per nuovi asfalti (5 milioni in tre anni): “Ci vuole pazienza, sapete tutti lo stato della nostra viabilità, ma ne metteremo a posto il 70%. Del resto la gente vuole i fatti, non vuol più sentire i numeri”.
Infine Di Bonaventura assicura che non interverrà laddove il colore politico possa chiamare, ma in maniera equanime.

di Maurizio Di Biagio