PESCARA –  Questa mattina, il Presidente Marco Marsilio e l’assessore alla sanità Nicoletta Verì, accompagnati dal Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri e dal direttore generale della Asl di Pescara Antonio Caponetti, hanno inaugurato e visitato la struttura sanitaria, che dovrà essere ultimato, secondo il capitolato, entro i prossimi 60 giorni nel padiglione ex Ipav.

Finora è stato realizzato, dopo 30 giorni di lavoro, il 40% del progetto. Il costo complessivo dell’opera pubblica è di circa 11 milioni di euro, finanziato dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile (7 milioni di euro) e dalla Banca d’Italia (3 milioni di euro). «La realizzazione di questo progetto rappresenta un modello – ha esordito il Presidente Marco Marsilio -. La Città e la Asl pescarese riceveranno in eredità una struttura importante e strategica, anche quando l’emergenza Covid sarà terminata, poiché sarà utilizzata per le esigenze della rete sanitaria abruzzese.

Il Presidente Marco Marsilio durante la cerimonia ha ringraziato anche chi, lontano dall’Abruzzo, ha ispirato la costruzione del Covid-Hospital a Pescara. Si tratta della ricercatrice pescarese di fama mondiale Antonella Santuccione. «Questo progetto è stato ispirato da una persona speciale, la ricercatrice Antonella Santuccione, nata e cresciuta a Cepagatti, a pochi chilometri da qui, la quale mi ha tempestato di chiamate durante l’emergenza sanitaria e mi ha spinto a realizzare questa struttura. Tutta la comunità scientifica – ha aggiunto Marsilio – è concorde e sostiene infatti che l’unica strada per affrontare in maniera strutturale la pandemia è di realizzare strutture sanitarie blindate ed esterne all’offerta sanitaria». Antonella Santuccione vive attualmente in Svizzera e guida la fondazione Women’s Brain Project dal 2016: è fra le massime esperte di malattie del cervello e della mente, con particolare attenzione alle donne, più propense a questo genere di malattie e bisognose, a suo dire, di cure particolari.

Il Presidente Marco Marsilio ha ricordato, durante la cerimonia, anche i passaggi fondamentali dell’iter amministrativo attivato per la realizzazione del Covid Hospital di Pescara, nel padiglione ex Ipav. Alla gara per la costruzione dell’opera pubblica hanno partecipato 11 operatori economici: la procedura è stata gestita interamente dall’Aric, attuale centrale di committenza della Regione Abruzzo. I finanziamenti: degli 11 milioni di euro previsti, 7 milioni provengono dal fondo emergenza del Dipartimento di Protezione Civile nazionale, 3 milioni di euro sono stati erogati (contributo liberale) dalla Banca d’Italia e 1.124.000 euro sono i fondi aziendali recuperati nell’ambito della spesa per l’emergenza Covid-19. Oltre ai lavori di recupero dell’immobile, per i quali l’aggiudicazione della gara ammonta a 3.614.544,73 euro (iva esclusa), di cui 164.548,28 euro per oneri per la sicurezza, per un ribasso del 29,57%, sono stati acquisitati letti, attrezzature e strumenti sanitari per rendere operativa la struttura: 40 letti elettrici per rianimazione e terapia intensiva e 141 letti elettrici di tipo degenza (678.685,51 euro); fornitura di 4 ecotomografi ColorDoppler e un ecografo (spesa complessiva di 177mila euro); fornitura di 12 elettrocardiografi (19.488 euro); fornitura di 2 centrali di montaggio telemetria, 8 monitor posto-letto e 60 telecamere (spesa complessiva di 245.900 euro); fornitura di 3 sollevatori elettrici per pazienti (14.185,20 euro). Le attrezzature sono state in parte già consegnate. L’Aric ha comunicato che i ribassi e le economie provenienti dagli sconti applicati ai beni acquistati saranno disponibili per i nuovi interventi.